E' stata fermata con l'accusa di infanticidio in condizioni di abbandono materiale e morale la madre quarantenne della tredicenne che ha partorito il neonato trovato morto domenica scorsa all'interno di uno zaino abbandonato tra gli scogli a Villa San Giovanni. LEGGI QUI LA NOTIZIA
Il provvedimento è stato emesso dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria ed eseguito dalla Squadra mobile e dai carabinieri. Inquirenti ed investigatori non hanno fornito, al momento, particolari sugli sviluppi delle indagini che hanno portato al fermo della madre della tredicenne e che hanno fatto seguito, in particolare, agli esiti dell'autopsia eseguita sul corpo del neonato.
Il provvedimento precautelare è stato emesso dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria che ha coordinato le attività avviate da Carabinieri e Polizia di Stato immediatamente dopo il rinvenimento, avvenuto nella mattinata della scorsa domenica 25 maggio, del corpicino senza vita di un neonato riposto all’interno di uno zainetto adagiato sugli scogli della darsena prospiciente il lungomare di Villa San Giovanni.
I FATTI
Secondo la ricostruzione dei fatti sin qui operata, considerato che il procedimento è in ancora in fase di indagini preliminari e fatto salvo il principio di non colpevolezza fino a sentenza passata in giudicato, la donna, subito dopo il parto di una delle due figlie minori, si è adoperata per riporre il piccolo appena nato all’interno di uno zainetto e per abbandonarlo, poco dopo, sulla scogliera antistante il lungomare di Villa San Giovanni.
Le indagini hanno preso spunto dalla segnalazione ricevuta dai Carabinieri di Villa San Giovanni circa lo stato di gravidanza di una minore di cui veniva indicato anche il nucleo familiare di appartenenza.
Con la costante direzione del locale ufficio di Procura, gli agenti della Squadra Mobile di Reggio Calabria, del Commissariato di Villa San Giovanni e dei Carabinieri di Villa hanno passato al setaccio i sistemi di videosorveglianza presenti nella zona così riuscendo a ricostruire parte dell’itinerario percorso dall’indagata negli istanti precedenti all’abbandono dello zainetto.
Il contributo dichiarativo acquisito nei giorni scorsi ha poi coerentemente supportato l’originaria ipotesi investigativa. Dopo gli adempimenti di rito, la donna è stata associata al carcere di Reggio Calabria a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736