Neonatologia nella Scuola di specializzazione in Pediatria, la riflessione del prof Miniero

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  07 novembre 2024 15:11

Riceviamo e pubblichiamo la lettera del Prof. Roberto Miniero, Ordinario di Pediatria Già in servizio presso Università Magna Graecia di Catanzaro in qualità di ex Direttore della Scuola di Specializzazione in Pediatria:

"Il Dott. Gianfranco Scarpelli in occasione della sua rielezione a presidente della SIN-Calabria rilasciava a questa testata in data 31 ottobre u.s.  una dichiarazione in cui,  commentando  come  sia carente   nelle Scuole di Specializzazione di Pediatria italiane  << la formazione  sulle problematiche relative  alla assistenza in sala parto e nei primi mesi di vita a livello nazionale>> affermava tra l’altro  come questa situazione << nelle realtà regionali come la Calabria,  in cui la scarsa attenzione alla formazione neonatologica   degli specializzandi di pediatria, ha come conseguenza il rifiuto a lavorare nei reparti di neonatologia>> 

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Ho diretto la Scuola di Specializzazione in Pediatria della Università Magna Graecia di Catanzaro dal 2008 al 2017 e posso assicurare che  nel corso  dei 5 anni di studi i nostri specializzandi hanno avuto la possibilità di frequentare il reparto di Neonatologia/Terapia Intensiva Neonatale  dell’Ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro e di altre realtà  nazionali  non solo secondo quanto previsto dai piani di studio ministeriali ma  di prolungare,  su richiesta degli stessi specializzandi,  la loro frequenza  in questi reparti.  Al momento molti , se non quasi tutti, i  dirigenti medici dei reparti di neonatologia  dell’Ospedale Pugliese-Ciaccio, di Lamezia Terme, solo per citare i più contigui, provengono dalla Scuola della nostra Università. La stessa apertura alla  Neonatologia sono certo è assicurata anche dalla attuale Direzione della Scuola.

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Ammesso ma non concesso che possa esserci una scarsa disponibilità da parte dei Pediatri a lavorare nel campo della neonatologia in questa Regione,  le ragioni  andrebbero ricercate nel più generale <> dei medici a lavorare nel campo della medicina d’urgenza&intensiva  e/o nella carenza, eventuale, di personale medico   nei reparti neonatologici che rende l’attività assistenziale particolarmente gravosa sotto ogni punto di vista. Imputarla, anche  solo in ipotesi,  alle Scuole di Specializzazioni  mi sembra pretestuoso e fuorviante rispetto ai reali problemi della assistenza neonatologica in Calabria, che è bene ricordarlo,  rimane tra le Regioni  con i più alti indici di mortalità neonatale ed infantile. Dato che non è certo da imputare alla formazione  dei Dirigenti Medici Pediatri che lavorano con abnegazione  encomiabile giorno dopo giorno.

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