"Ho appena effettuato una visita ispettiva nell'ospedale di Locri insieme al sindaco della città, Giovanni Calabrese, ed accompagnata dal delegato della Commissione Prefettizia Sergio Raimondo e dal Direttore sanitario facente funzioni, Fortugno".
Lo afferma, in una nota, la deputata del Movimento 5 Stelle Dalila Nesci. "Con me - aggiunge - c'erano anche alcune sigle sindacali rappresentate da Domenico Minniti, dell'Aaroi Emac; Claudio Picarelli, segretario regionale Fismu; Nuccio Azzarà e Nicola Simone, segretario confederale e rappresentante di categoria della Uil; Gianluigi Scaffidi, delegato per Uil Medici; Giuseppe Rubino, segretario generale di Cisl-Fp. Tutti i fatti gravissimi, le carenze e le assunzioni non avvenute le renderò formalmente note al Ministro della Salute e dell'Economia per chiarire le posizioni di inerzia o incapacità. Ho potuto verificare anche, insieme al delegato Raimondo, gli sforzi compiuti nell'Asp di Reggio Calabria purtroppo sciolta per mafia, ma devo constatare che l'entità delle carenze strutturali e gestionali permangono ed oggi condannano l'ospedale ad un progressivo depauperamento di attività specialistiche, specie nell'ambito del settore dell'emergenza-urgenza così come avvenuto con la ridotta operatività del reparto di ortopedia. Il Presidio, dunque, sta scontando un'irresponsabile opera di dequalificazione della propria rete assistenziale provinciale, nonché del proprio status di Ospedale spoke, funzione assegnatagli con apposito decreto ministeriale. A peggiorare ulteriormente le cose non esiste alcun raccordo funzionale tra i presidi ospedalieri dell'Asp di Reggio Calabria e il Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria, sempre più sovraccaricato dalle inefficienze dei due ospedali spoke di Locri e Polistena.
E' urgente, dunque, siglare un protocollo di attività interaziendale. Tutto ciò è frutto intanto della gestione miope portata avanti dall'ex Direttore generale designato dalla Regione a guida PD Oliverio, le cui passate nomine ai vertici delle Aziende ne hanno oggi fatto quadruplicare il deficit, con buona pace dei livelli di assistenza minimi da garantire ai pazienti". "Ho avanzato, dunque - sottolinea ancora la deputata - proposte concrete, efficaci e verificabili, che spero vorranno sostenere tutti gli amministratori locali che intendono portare a fondo queste battaglie e con le parti sociali, perché chiunque sia investito di alte responsabilità abbia il coraggio di aggregarsi e di operare a favore della collettività. Qui da Locri oggi abbiamo iniziato proficuamente a lavorare già con il sindaco Calabrese e le sigle sindacali presenti per ottenere le assunzioni necessarie, che risultavano già richieste dalla Commissione prefettizia ma mai autorizzate dal generale Cotticelli. Nonostante molti addossino al Decreto Calabria la responsabilità sui ritardi nella soluzione di tali problematiche è la Struttura commissariale guidata dal generale Cotticelli a possedere tutte le prerogative ed indicazioni ministeriali per muoversi a tal fine. Serve subito una revisione dell'assetto della Rete ospedaliera e del territorio; l'indicazione di nuovi parametri del fabbisogno del personale che rispondano alle esigenze reali e dell'attualità; interventi mirati al recupero della migrazione sanitaria; l'adozione di seri provvedimenti contro il fenomeno del precariato; un puntuale monitoraggio ed un'accelerazione nella realizzazione di nuovi ospedali; una più precisa mappatura del patrimonio tecnologico sanitario a disposizione ed un immediato ripristino della legalità e della trasparenza nei casi di accertate irregolarità commesse dalle precedenti amministrazioni".
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