“Nessuno è straniero”. Questo è il motto della Festa dei Popoli 2024, come ha sottolineato anche Mamadou Koné, arrivato anni fa dalla Costa d’Avorio: “Se qualcosa ci cade sopra la testa, non guarda se la testa è degli italiani o di noi altri”.
La manifestazione si è aperta con un talk al Complesso San Giovanni di Catanzaro, in una sala gremita di partecipanti, per poi proseguire con suoni e balli in Piazza Prefettura, allestita con un palco e stand di cucina etno-calabrese. Il sindaco Nicola Fiorita ha dato il benvenuto alle numerose comunità presenti, ricordando come Catanzaro sia orgogliosa di accogliere chi parla lingue diverse sotto un unico cielo. L’arcivescovo Claudio Maniago, previsto tra i relatori, è stato sostituito da Piero Puglisi, responsabile per la curia dell’Ufficio Migrantes e presidente della onlus Città Solidale, che ha invitato tutti a superare il concetto di semplice integrazione per arrivare a una vera interazione tra culture, basata sul rispetto reciproco e delle leggi del Paese.
Puglisi ha anche auspicato che eventi simili vengano organizzati più spesso durante l’anno, anche seguendo il calendario delle giornate internazionali dedicate a questi temi. Un desiderio condiviso da Fabio Donato, presidente di Divercity, l’associazione che ha coordinato le attività culminate nell’esibizione dei 99 Posse. Tra le proposte emerse, quella di creare un coordinamento cittadino per le attività di integrazione, come suggerito da Daniele Gualtieri (Cisl) e Fabio Ranieri (Uil), che ha sottolineato la necessità di attivare i Consigli territoriali sull’immigrazione.
Durante il talk si sono alternate storie di chi, come Ahmed Jama, medico laureato a Catanzaro e oggi in servizio a Crotone, ha parlato del suo percorso di vita e lavoro in Italia. Presente anche l’Università Magna Graecia, con Maria Grazia Lamanni che ha annunciato un corso di formazione gratuito presso il Diges, previsto da febbraio ad aprile 2024, in collaborazione con il Coordinamento nazionale comunità accoglienti (Cnca) e l’Associazione giuristi italiani (Agi).
Tra i contributi, quello di Virginia Gatto (Emergency), Giuseppe Ranieri (progetto BaseCamp), Alexandra Gabriela Hoamea con “Un fiore nel cemento”, Andrea Ranieri (Uil) con Fatima su “L’integrazione è possibile”, e altri ancora, per un totale di numerose testimonianze che hanno toccato temi quali il lavoro nero, l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati e le difficoltà di integrazione socio-culturale.
La giornata è proseguita con una sfilata lungo Corso Mazzini animata dai costumi tradizionali delle varie comunità e accompagnata dai musicisti dell’Orkestrana Orkestra, fino a Piazza Prefettura. In Piazza non mancavano gli stand gastronomici con cibi tipici delle comunità presenti e prodotti di artigianato locale, creando così un’atmosfera di festa e condivisione che ha reso la serata un momento significativo di incontro e scambio culturale.
Qui si è dato spazio alla musica con artisti provenienti da diversi paesi: Mariela Carvalho Trio dal Brasile, Cuba Music con Laraine Canizares, Prince Fazzyhizz dalla Nigeria, Bruno & The Souldiers e altri. Anche se la pioggia ha interrotto la festa per circa un’ora, in molti sono rimasti per attendere l’esibizione finale dei 99 Posse.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736