Nick Mason sbanca Roccella con i suoi Saucerful of Secrets

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  25 luglio 2024 13:24

di VITTORIO PIO 


Nella magnifica serata che ha ospitato l'ottimo gruppo che fa capo a Nick Mason per rinnovare la saga dei tempi iniziali dei Pink Floyd, quando come lo stesso artista ha ricordato sul palco, “eravamo giovani e positivi”, nel parto creativo di “ A Saucerful Of Secrets”, il secondo album della leggendaria band inglese, ci sono stati due protagonisti: uno è stato ovviamente il batterista dall'aria compassata e serafica, che ancora assolve al meglio al suo compito di implacabile metronomo. L'altro invece è stato una volta di più il promoter Ruggero Pegna, che con la sua grande passione per la musica oltre che per il suo mestiere, arrivato alla soglia dei 40 anni, è stato capace in questi 6 mesi di preparazione al concerto di fare  convergere una folla di appassionati da ogni dove (molte le presenze da Sicilia e Campania), per applaudire uno dei passaggi fondamentali nella storia del gruppo.

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Un tempo di grandi  fermenti, che coincise purtroppo con il declino dello stato fisico e mentale di Syd Barrett, fino a quel momento chitarrista e frontman indiscusso dei Pink Floyd. Un ritorno agli albori splendenti,  in cui il gruppo era ancora allo stato embrionale di quanto avrebbe poi realizzato nel corso di una carriera che teme pochi confronti per qualità e impatto nella crescita di almeno tre generazioni, anche se ieri nel bel colpo d'occhio del teatro al Castello, c'erano anche diversi giovanissimi.

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Guardando al periodo prima dell'epocale “The Dark Side Of The Moon”, quello che Mason ha presentato  per questa esclusiva calabrese è stato ben lontano dal revival non diciamo commerciale, ma certamente più popolare che ancora portano in giro i suoi ex-sodali Roger Waters e David Gilmour, che in quanto a marketing strategico non temono lezioni da nessuno.

Come ha spiegato lui stesso, quelli scelti ed eseguiti un maniera palpitante (notevoli gli apporti del bassista Guy Pratt e del chitarrista Gary Kemp, che con gli Spandau Ballet aveva tenuto a battesimo a Catanzaro la rassegna fatti di musica!, ideata da Pegna a partire dal quel 1987 e ancora oggi attesa da migliaia di appassionati), rappresentano per davvero i brani che ha amato di più e di cui è maggiormente orgoglioso, per cui nella notte fresca di Roccella, ascoltare una sequenza in cui hanno trovato posto "Arnold Layne", "See Emily Play", "Obscured By Clouds", la sottostimata per quanto vigorosa "The Scarecrow" , fino alla cavalcata finale di "Echoes", "One Of These Days" ed il brano che ha fornito l'assist per l'intero progetto, ha rappresentato un vero tuffo al cuore, per la meritata ovazione finale che ha salutato I musicisti sul palco, rammaricati per l'ultima tappa italiana di questo tour che ha portato Mason e I suoi in tutto il mondo dal 2018, ma felici per essere stati accolti così calorosamente dal pubblico accorso a Roccella.

Fra questi c'era anche qualche musicista come Aldo Ferrara, chitarrista dei catanzaresi Nimby, abrasivo quartetto dall' ispirazione psichedelica e post-punk, che così sintetizza lo spirito di questa serata da mandare agli annali: “Il lavoro di recupero che ha fatto Mason non è roba da boomer o da tribute band-ribadisce- ma un gesto di salvaguardia, testimonianza e diffusione di un patrimonio culturale musicale di cui lui stesso, in carne, ossa e spirito, è un valido rappresentante anche ad 80 anni. Assistere dal vivo a brani come "Echoes" e "A Saucerful of Secrets" è stato per me, musicista e amante della musica psichedelica, un privilegio indimenticabile.”

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