di DANIELA RABIA
Raccontare l’eccellenza calabrese è un dovere morale oltre che qualcosa che fa piacere a chiunque legga in una terra complessa come la Calabria ma ricca di potenzialità. In ogni settore c’è chi si distingue per impegno, brillantezza, idee, volitività. Non si sottrae a questa logica Nicola Elia, studente magistrale di meccatronica al Politecnico di Torino, che ha vinto il primo posto al Concorso indetto da Bosch Italia “Hackaton #Restart”.
Il concorso si basava su questa convinzione, consapevolezza acquisita dalla Bosch e su questo conseguenziale progetto messo in campo: “La nuova normalità è al centro del dibattito pubblico in queste settimane, e se gli scenari possibili sono molteplici, l’unica certezza è che la tecnologia avrà un ruolo chiave nel garantire la nostra sicurezza. Ma quali soluzioni possono essere più utili ad affrontare le sfide future? Bosch lo ha chiesto ai giovani studenti degli atenei italiani, coinvolgendoli nell’Hackathon #ReStart, un progetto pensato e realizzato interamente online, che ha visto la partecipazione di 150 ragazzi da tutta Italia. 25 team, composti da 5 giovani provenienti da diverse facoltà si sono cimentati in 4 ambiti di applicazione”.
L’idea vincente è stata illustrata così dai protagonisti “La soluzione si basa sull’utilizzo combinato di sensori indossabili per la rilevazione di parametri vitali, come temperatura corporea e saturazione dell’ossigeno nel sangue, e di una app per la rilevazione di sintomi non altrimenti misurabili, come la perdita del gusto e dell’olfatto. Il motivo della vittoria è l’applicabilità concreta della soluzione e la sua possibilità di realizzazione in tempi utili”.
Dopo la vittoria, conseguita da Nicola Elia e Rosa Bianchini, il mentor della Bosch Riccardo Sesini si è complimentato affermando che “I ragazzi si sono dimostrati sicuramente molto intraprendenti e vogliosi di esplorare problemi e soluzioni anche lontane dal loro campo di studi; la freschezza delle loro menti ha portato alla nascita di idee e punti di vista diversi rispetto a quelli comunemente condivisi in azienda nell’affrontare i temi proposti”.
Rilevante anche il parere del team leader Claudia Sheshja del Politecnico di Torino (Ingegneria biomedica) che si è espressa in questi termini: “Nessuno nel mio team aveva mai partecipato a un hackathon. Sicuramente è stata una condizione di lavoro non usuale, ma in questo periodo abbiamo avuto modo di consolidare le nostre capacità di comunicare online, riuscendo a far fruttare al meglio il nostro lavoro di gruppo. L'elevata disponibilità dei mentor ci ha permesso di approfittarne nel miglior modo possibile”.
Nicola Elia e Rosa Bianchini, entrambi al termine degli studi magistrali al Politecnico di Torino, dopo il successo della competizione, sono stati invitati a proseguire lo sviluppo dell’idea nata durante l’hackathon alla sede di Cremona VHIT S.p.A. del gruppo Bosch Italia. I ragazzi, dunque, hanno intrapreso un percorso lavorativo e di sviluppo della tesi magistrale trasformando l’idea in un vero e proprio prototipo di dispositivo indossabile. Il tutto in sinergia con il dipartimento di ricerca e sviluppo.
Il prototipo di dispositivo è stato presentato ad una nota catena di ospedali privati, che, avendone apprezzato le potenzialità, ha avviato - in collaborazione con l’azienda - un processo di test sul campo. Mosso dal profondo interesse per l’Internet of Things e dagli ottimi risultati ottenuti con il lavoro di tesi, conseguita la laurea magistrale in Mechatronic engineering presso il Politecnico di Torino, Nicola è stato scelto per intraprendere un percorso lavorativo in una virtuosa startup che si occupa di soluzioni IoT end-to-end.
Orgoglioso di lui anche l’Amministratore delegato Bosch Italia. Nicola, un ragazzo di soli 26 anni, ha rifiutato un contratto di lavoro per dedicarsi alla ricerca universitaria vincendo subito un Dottorato di Ricerca all’Università Alma Mater Studiorum di Bologna e proseguendo gli studi nell’ambito dell’Internet of Things all’interno di un programma di ricerca dedicato e sponsorizzato da TIM S.p.A.
“Se puoi sognarlo puoi farlo", diceva Walt Disney; “Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni”, affermava invece Eleanor Roosevelt. La verità, una delle molteplici, è che i sogni richiedono visione, progettualità, capacità di realizzazione concreta per non restare nel mondo delle pure idee. E Nicola Elia non è un mero sognatore che ha lasciato il suo sogno chiuso in un’ampolla, ma ha deciso di trasformarlo in vita, opportunità, presente e futuro al contempo.
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