Nicola Gratteri a Montauro: dialogo sull’antimafia e le sfide della legalità

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images Nicola Gratteri a Montauro: dialogo sull’antimafia e le sfide della legalità

  18 agosto 2024 11:07

di SETTIMIO PAONE

Nella suggestiva cornice della corte di Palazzo Zizi a Montauro capoluogo, si è svolto l’annuale appuntamento antimafia intitolato “Però parlatene…”, giunto alla sua terza edizione. L'evento, ideato dal consigliere comunale Antonio Schiavone e dall'assessore Leo Aiello, ha visto quest'anno come protagonista il Procuratore della Repubblica di Napoli, Nicola Gratteri, già noto per il suo operato alla Procura di Catanzaro. L’incontro, moderato dal giornalista Francesco Pungitore, si è concentrato sul suo nuovo libro "Il Grifone", scritto con Antonio Nicaso, in cui analizza la metamorfosi delle organizzazioni mafiose nell'era digitale.

L’evento ha beneficiato di un imponente dispiegamento di forze dell'ordine, con la sicurezza garantita dal Comando dei Carabinieri della Compagnia di Soverato e dalla stazione di Gasperina, sotto la direzione, per competenza territoriale, del Luogotenente CS Domenico Misogano. Dopo un'introduzione musicale a cura dei Maestri della Scuola di Musica dell’Associazione Culturale La Radice Sociale, il Sindaco Giancarlo Cerullo ha dato il benvenuto al Procuratore Gratteri, alle rappresentanze delle forze dell' ordine e al numeroso pubblico presente, seguito dall' intervento introduttivo di presentazione del consigliere comunale Antonio Schiavone, che ha spiegato come nace questa manifestazione e ha fatto un breve excursus sulle tre edizioni passati. 

Subito, il dialogo ha toccato temi scottanti e di stretta attualità. Gratteri ha espresso dalle prime battute della lunga chiacchierata le proprie preoccupazioni a riguardo della Legge Nordio sulle intercettazioni e l'abuso d’ufficio, avvertendo che queste nuove disposizioni, potrebbero costituire “ostacoli”, in quanto limitanti delle attività di indagini dei Magistrati e che alcuni reati commessi nello svolgere cariche amministrative potrebbero rimanere impuniti.

Ha inoltre espresso il suo parere sull’autonomia differenziata, affermando che la Calabria non è ancora pronta e attrezzata per questo tioo di cambiamento, in quanto viviamo un gap non indifferente con il settentrione per quanto concerne le infrastrutture citando come esempi l'assenza di un collegamento ferroviario diretto tra la stazione centrale dei treni di Lamezia e il suo aeroporto o la tratta ferroviaria ionica Reggio Calabria Taranto ancora ad un binario e dove i treni viaggiano alimentati a gasolio. Forte è stato l'applauso dei presenti quando il Magistrato parlando ancora della autonomia differenziata si è soffermato sulla sanità pronunciano parole forti dicendo che non saremo mai pronti fino a quando un Calabrese è costretto a migrare in Lombardia o Piemonte per curarsi, sottolineando che qui non mancherebbero le eccellenze in "camice bianco" ma le strutture dove potersi curare dignitosamente, frutto di decenni di gestione "allegra" della sanità pubblica Calabra. 

La discussione ritorna poi sul libro"Il Grifone", dove Gratteri analizza come la malavita organizzata, in particolare la ‘ndrangheta, si stia adattando alle nuove tecnologie. Ha sottolineato come i moderni smartphone siano dotati di tecnologie molto più avanzate di quelle utilizzate per lo sbarco dell'uomo sulla luna. La chiaccherata si è quindi spostata sull'uso delle criptovalute, altro capitolo molto interessante del libro, che hanno aperto nuovi scenari per il riciclaggio di denaro, con volumi di transazioni illecite nel 2022 che hanno superato i 20 miliardi, con la ‘ndrangheta calabrese in prima linea.

La partecipazione del pubblico è stata calorosa, con applausi per il Procuratore, figura di spicco della legalità in Calabria, presente anche il Colonnello Giuseppe Mazzullo, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Catanzaro, e il Capitano Marco Coli, Comandante della Compagnia di Soverato.
Alla fine il Procuratore Nicola Gratteri ha risposto alle nostre domande. 

Procuratore un rimpianto per un qualcosa che ha lasciato incompiuto a Catanzaro
"Guardi le dico di non avere rimpianti perché io non ho lasciato, ma erano semplicemente trascorsi 8 anni, e come previsto, dovevo lasciare l'incarico. Quindi nessuna opera incompiuta ho lasciato tante strade che la Procura di Catanzaro continuerà sicuramente a percorrere."

Chi prenderà il suo posto, é certo  continuerà con la sua opera per traghettare la nostra Amata Terra verso la Legalità? 
"Ne sono assolutamente convinto, dobbiamo avere fiducia nella Magistratura, Nicola Gratteri oggi è alla Procura di Napoli ma la valorosa squadra che qui a Catanzaro lavorava con me é rimasta qui. Quindi che motivo avrei per non essere fiducioso, mi creda qui a Catanzaro, come in tutta la Calabria c'è tanta voglia di Legalità perché è solo così che possiamo sperare in un domani migliore. "

A Napoli come si sta trovando? Bene ho trovato persone che viaggiamo sulla stessa frequenza”

Ma come è stato accolto?
"Inizialmente sentivo intorno a me una sorta di scetticismo, poi pian piano ho incominciato ad avvertire nei miei confronti la fiducia e li ho capito che avevo vinto la prima battaglia ora se ne aprono tante altre e come fu per Catanzaro abbassiamo la testa e si lavora..."

Un grande evento per la Comunità Montaurese che ha ospitato una manifestazione di notevole importanza su scala nazionale.

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