"Niente green pass, niente visita". Un lettore denuncia l'accaduto in una Guardia medica del Catanzarese

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Green Pass e quotidianità (veramente tutela la salute di tutti?)

  01 dicembre 2021 14:36

 
Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di un ingegnere di Catanzaro rimasto vittima, insieme al padre, di un episodio grave presso una Guardia medica del catanzarese
 
 
"Mi permetto di inviarvi questa esperienza personale nella speranza che questa venga pubblicata, perchè è una fotografia del disagio sociale che stiamo vivendo ogni giorno.
 
Nei giorni scorsi, mi sono recato presso una guardia medica nel Comune di Catanzaro, per accompagnare mio padre (cardiopatico), una volta sul posto abbiamo citofonato e il medico (via citofono) ha iniziato a porci la fatidica domanda "Lei (il paziente) è vaccinato? Ha il green Pass?" alla risposta di no, ha iniziato ad obbiettare dicendo in prima battuta che non avrebbe visitato mio padre, al più lo avrebbe guardato (non visitato) nell'androne delle scale.
 
Difronte a questa risposta, dal momento che non vi è alcuna legge che vieta l’ingresso presso una guardia medica all’assistito (ci mancherebbe), ho intimato una denuncia (sempre via citofono), solo dopo aver intimato azioni penali mio padre è stato visitato.
 
Avrei potuto comunque denunciare il fatto (perché è di una gravità assoluta), ma non ho voluto farlo, perché nel mio piccolo cerco e voglio vivere in pace con tutti (vaccinati e non vaccinati, con green pass, e senza green pass), spero che l’accaduto sia servito al medico per ritornare sui suoi passi.
 
Mentre scrivo sono molto amareggiato… non avrei mai immaginato che questa pandemia potesse condurci ad una tale deriva sociale, ed esacerbare gli animi delle “persone” (se così siamo ancora degni di essere chiamati), al punto che in nome di un vaccino o di un green pass, ci si sente autorizzati (senza autorizzazioni sancite dalla legge) a cancellare in un attimo i diritti fondamentali di un individuo (salute, lavoro, ecc..), diritti per i quali chi ci ha preceduto ha dovuto lottare, a volte anche a costo della propria vita.
 
Nei mesi di lockdown eravamo un solo popolo che si augurava l’un l’altro “Andrà tutto bene”, si piangeva insieme per le storie delle persone decedute, un solo popolo sotto una sola bandiera, ancora insieme per la nostra Nazionale Italiana, per i successi alle Olimpiadi, ed ora?
 
Spero che le parole scritte dall’ apostolo Paolo ai Romani (sotto la guida dello Spirito Santo) possano aiutarci a riflettere.
 
Romani 13:8-10
 
Non abbiate alcun debito con nessuno, se non di amarvi gli uni gli altri, perché chi ama il suo simile ha adempiuto la legge.  Infatti questi comandamenti: «Non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non dir falsa testimonianza, non desiderare», e se vi è qualche altro comandamento, si riassumono tutti in questo: «Ama il tuo prossimo come te stesso». L'amore non fa alcun male al prossimo; l'adempimento dunque della legge è l'amore".
 
Alfredo Longo (Ingegnere)

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