Niente indennità per servizi esterni ai finanzieri delle unità navali di Reggio e Roccella. Il Consiglio di Stato dà ragione al Ministero

di PAOLO CRISTOFARO

In 55 avevano vinto un ricorso al Tar della Calabria (difesi dall'avvocato Ennio Cerio), contro il Ministero dell'Economia e il Comando Generale della Guardia di Finanza, per vedersi riconosciuta l'indennità per servizi esterni legati al turno di lavoro. Ora il Consiglio di Stato, ribaltando la sentenza del Tar, gli ha disconosciuto il bonus. Sono tutti finanzieri in servizio presso le sezioni operative navali di Reggio Calabria e Roccella Jonica.

I ricorrenti sono impegnati, stando a quanto riporta la sentenza, in servizi e lavori a bordo di imbarcazioni presso gli ormeggi del reparto, come piantoni, custodi di bordo, unità impiegate nel pronto intervento navale in caso di emergenza e destinate al controllo interno ed esterno alle unità d'ancoraggio. Il bonus extra, destinato a servizi considerati esterni, lo avevano percepito sino al 20 maggio 2016, ma poi il tutto era stato sospeso. Per il Tar, che aveva accolto la richiesta dei militari, i servizi svolti erano da considerare effettivamente esterni, ma il Consiglio di Stato non condivide il punto di vista secondo il quale si possono considerare come esterni tutti i servizi purché svolti al di fuori degli uffici.

Per il Consiglio di Stato l'indennità è da corrispondere solo a militari che operano "in situazioni di particolare disagio" e che il diritto non si può estendere ad unità impegnate in turni di servizio che prevedono uno spostamento non significativo. La sentenza ha stabilito, infatti, che l'indennità per servizi esterni può coprire servizi che hanno carattere esterno rispetto alla sede del proprio comando e che non sono equiparabili a servizi svolti fuori dagli uffici, anche presso gli approdi delle unità navali, perché le stesse, comunque, ricadono nell'area del proprio comando.

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