Niente riscaldamenti e odore di fogna: continua la protesta degli studenti della scuola Gravina di Crotone

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images Niente riscaldamenti e odore di fogna: continua la protesta degli studenti della scuola Gravina di Crotone
Liceo Gravina, Crotone.
  13 gennaio 2020 19:52

di FRANCESCA FROIO

Riscaldamenti inattivi e fogna mal funzionante, ecco le motivazioni al centro della protesta portata avanti, da ben cinque giorni, dagli studenti dell’istituto Gravina di Crotone, plesso San Francesco.

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“Combattiamo ormai da tantissimi anni con queste problematiche che rendono invivibile l'ambiente scolastico. Purtroppo, anche quest'anno, ci troviamo a confrontarci con riscaldamenti spenti e fogna mal funzionante”. Questo l’urlo d’aiuto lanciato dagli studenti del Gravina, che a scuola vogliono andare, ma in condizioni dignitose, cosa attualmente tutt'altro che concreta. “Il diritto all'istruzione non è un optional, dovrebbe essere naturale e invece noi ci ritroviamo ogni anno a manifestare per questo nostro diritto negato”, aggiungono.

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“Ci chiediamo se finirà mai questo incubo, i ragazzi sono stanchi di vedersi negato il diritto di istruzione in un ambiente che dovrebbe procurare loro le condizioni essenziali. Vorremmo semplicemente andare a scuola, con la consapevolezza di essere in un posto sicuro”. Tanta tristezza in quelle giovani voci spezzate da un misto di rabbia e dolore,  che rinnovano stanchi ma non arresi, un nuovo, l’ennesimo, appello, rivolto a chi di competenza, affinché questi problemi vengano risolti.

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Tutti insieme gli studenti hanno deciso di assentarsi da scuola dall'8 gennaio, in segno di protesta. Una protesta che dovrebbe toccare gli animi di chi dovrebbe dare il giusto esempio, mantenendo le promesse fatte e rifatte, sentite e risentite, ma mai concretizzatesi in maniera definitiva.

“Continueremo a manifestare, faremo tutto il necessario e non sarà facile fermarci. Non abbiamo timore di farci sentire, il silenzio è durato fin troppo”. Una realtà potenzialmente meravigliosa quella del Gravina, contenitore dei sogni di tanti giovani che sono passati da quelle aule e di tanti altri che in quelle aule vorrebbero poter crescere e formarsi in maniera dignitosa, così come dovrebbe essere davvero, per amore dei giovani che decidono di restare e di quel loro futuro che andrebbe tutelato a tutti i costi.

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