
di TERESA ALOI
Aveva il telefonino in mano. Ed era di spalle rispetto all'entrata della chiesa. Con ogni probabilità don Giovanni Rigoli, sacerdote nella chiesa parrocchiale di Santo Stefano, a Varapodio, centro agricolo della Piana di Gioia Tauro, stava cercando aiuto quando è stato colpito da una testata da alcune persone presenti alla funzione religiosa a conclusione della messa vespertina. LEGGI QUI LA NOTIZIA DELL'AGGRESSIONE
Una testata per aver vietato, secondo alcune indiscrezioni, la stretta di mano all’interno della chiesa, dopo la celebrazione della “settima”, ossia la celebrazione eucaristica che viene celebrata in ricordo del defunto a sette giorni dalla sua morte. Una disposizione arrivata dal vescovo considerato il periodo di numerosi contagi sia per il covid che per l'influenza.
Dunque, prima il diverbio e poi la testata alla nuca che, ieri ha costretto il sacerdote al ricovero in ospedale. Oggi, don Giovanni Rigoli, che ha sporto regolare denuncia ai carabinieri, è rientrato a casa. la Tac ha dato esito negativo ma in ospedale ci dovrà tornare per ulteriori accertamenti.
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