"Non può esistere una diversificazione fra i problemi della città, ed in particolare non può esistere una sottovalutazione, ormai storica, su un concetto di civiltà che appartiene alla cura di un luogo sacro, qual è il cimitero ed un esigenza post Covid-19, quella che deve garantire in sicurezza l’apertura delle scuole cittadine. Ciò detto riteniamo che entrambi le necessità siano portatrici di un valore di civiltà e di fruibilità, dove l’una non può essere predominante, nemmeno in tema d’emergenza, rispetto all’altra". Esordisce così Antonio Nisticò, coordinatore cittadino dell'associazione "I Quartieri"
"Senza voler scatenare ulteriori polemiche, quelle che sono piccole pandemie di parole cittadine, dobbiamo rilevare che è ormai da anni che i cimiteri della città di Catanzaro sono un luogo di incompiute, di degrado e di mancanza di rispetto a quei valori, come la pietas cristiana, che resta un valore della comunità catanzarese, che non può essere derubricato come un dato minore, sia pure rispetto ad un emergenza contingente. C’è una verità che emerge dallo scambio di battute fra il consigliere Antonio Mirarchi (Catanzaro da Vivere) ed il consigliere Demetrio Battaglia (Catanzaro con Abramo) - prosegue Nisticò-, quello che all’interno di una maggioranza comunale, quasi un unico monoblocco in assenza di opposizione, esiste e resiste, manifestandosi al bisogno una faida strisciante, dove purtroppo tutti perdono, perché nessuno vince".
"Pur esprimendo la nostra solidarietà umana ad entrambi gli attori dell’ennesima pagina di sterili polemiche che caratterizza il Consiglio comunale cittadino - dice il coordinatore cittadino de I Quartieri-, ci sembra utile fare notare che la risoluzione delle esigenze dei cittadini, nella scala più ampia dell’importanza, resta un diritto acquisito e non già una regale concessione. Per come la denuncia e la protesta, nel caso molto civile, di un consigliere comunale non può essere mortificata, facendo notare l’inutilità della sua presenza e della sua azione, perché nei fatti questo resta un attentato alla regola elementare della democrazia, quella che caratterizza e giustifica l’esistenza degli organi rappresentativi della volontà popolare. Di certo in assenza di un tema narrativo unico, il Consiglio comunale di Catanzaro sta perdendo un occasione unica, quella di innalzare la concretezza del contendere e di avvicinarsi al sentire dei cittadini.
"Altra cosa è la centralità del sindaco Abramo, che secondo quanto abbiamo letto – non ne avevamo alcun dubbio – resta l’unico soggetto concretamente operativo dell’attività amministrativa del comune capoluogo, dove in sua assenza, il processo di risposta si ferma. Al netto delle riconosciute capacità gestionali di Abramo, ci inquieta conoscere in forma pubblica, che intorno a lui ci sia il nulla. Questa è la confessione postuma di quanto ormai da tempo noi affermiamo, che esistono e galleggiano nel governo della città, Assessori del nulla, riconosciuti per il loro immobilismo e per la loro sterile scenografia. A questi, per dovere di verità - senza fare i nomi - estraiamo dal bussolotto di una riffa falsata, due sole persone in un equa distribuzione della parità di genere… Forse l’accertamento che intorno ad Abramo esista il nulla, dovrebbe attivare - conclude Nisticò- una seria discussione fra i consiglieri comunali e non già un tiro scomposto di stracci fra di loro".
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736