"Non ci sono soldi". Niente montascale per una studente disabile a Vibo Valentia

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  10 febbraio 2020 17:50

Non ci sono i soldi e la Provincia nega un montascale ad una studentessa disabile. E' quanto denuncia Nicoletta Tiano, rappresentante d'istituto eletta con la lista ScuolaZoo, che ne dà notizia con un comunicato, in una scuola di Vibo Valentia.

"La Provincia di Vibo - racconta la ragazza - ha installato una rampa all'ingresso della scuola, ma servirebbe un montascale per permettere alla studentessa disabile di accedere ad altre aree (aula magna, palestra, alcuni laboratori) da cui oggi è esclusa. Abbiamo scritto alla Provincia ma la risposta che abbiamo ricevuto è tardiva e surreale". La scuola ha chiesto alla Provincia una serie di interventi, tra cui la sistemazione della rete idrica e dei bagni, lo smaltimento dei rifiuti presso il Liceo artistico, la derattizzazione del Liceo classico e l'installazione di un montascale per la studentessa disabile. "Il servizio edilizia scolastica della Provincia - riferisce ancora ScuolaZoo - ha risposto con una lettera, in cui spiega che per alcune attività sono in corso delle gare d'appalto ma si spiega che si deve occupare di 32 plessi scolastici e dispone di poche unità di personale sia tecnico che di maestranza, con scarsissime risorse economiche che non bastano nemmeno a soddisfare le richieste di manutenzione ordinaria di un singolo plesso scolastico".

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A proposito del montascale, la Provincia di Vibo spiega di non aver mai sottovalutato e trascurato il problema, né di essere rimasta indifferente. "In tempo di ristrettezze economiche - afferma l'ente - ognuno di noi è chiamato a fare dei sacrifici. I dipendenti provinciali rinunciano ai riscaldamenti e, a stento, percepiscono lo stipendio mentre alle scuole viene garantito il necessario", conclude la missiva, secondo quanto riferisce ancora la rappresentante d'Istituto. Il preside della scuola, Raffaele Suppa, raggiunto da ScuolaZoo, critica l'invito "a non reiterare le richieste, come se disturbassero la normale attività amministrativa di un ente che è chiamato a fornire risposte e servizi. Spesso - dice il dirigente - si parla di questa generazione in modo improprio. I ragazzi, invece, sono stati straordinari: hanno scritto una lettera di grande sensibilità, segnalando il disagio di una ragazza che ha difficoltà a partecipare alla vita scolastica nonostante il dettato costituzionale, all'art. 3 e 34, sancisce che la scuola è aperta a tutti".

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