#NonCiFermaNessuno, all’UMG il tour motivazionale di Luca Abete

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  12 novembre 2024 17:42

di FRANCESCO IULIANO

Ha fatto tappa a Catanzaro il tour che celebra il decennale della campagna sociale #NonCiFermaNessuno, l’iniziativa culturale nata da un’idea di Luca abete, il noto inviato del Tg satirico ‘Striscia la notizia’.

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E’ stato l’Auditorium dell’Università Magna Graecia di Catanzaro ad ospitare, questa mattina, il seminario di studi itinerante che vede, come protagonisti, gli studenti universitari.

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“Quella proposta da Luca Abete - ha commentato il Magnifico rettore Gianni Cuda - è un'iniziativa che centra una problematica che vivono gli studenti e che abbiamo vissuto anche noi quando eravamo dall’altra parte della barricata. Ansie, incertezze, indecisioni ma, nello stesso tempo anche la passione, la voglia e la volontà di trovare un percorso che sia il migliore. Quello che segnerà la  loro vita e la loro successiva professione. Il claim, di quest'anno è ‘Impariamo ad amarci’. Uno slogan che considero estremamente azzeccato perché dice che è mentale che alcuni sentimenti siano portati avanti e siano, in qualche modo, capaci di dimostrare che la passione ed il sentimento in generale, siano argomenti fondamentali altrettanto quanto lo è la formazione. Per cui, ancora una volta, è un grande privilegio ospitare Luca e sono convinto che gli studenti trarranno grande insegnamento e grande forza da questa giornata”.

#NonCiFermaNessuno - è stato detto - è una campagna sociale finalizzata a trasmettere coraggio e positività agli studenti universitari italiani, dove Luca Abete dà loro la possibilità di condividere la propria storia e sentirsi parte di un’esperienza comune.

“Giriamo l’Italia in lungo ed in largo  - ha commentato Luca abete - per cercare di confrontarci con gli studenti universitari. Nessuna lezione di vita, nessun consiglio. Semplicemente ascolto dei ragazzi che si mettono al centro di questo progetto, raccontandosi. La libertà che respirano li rende protagonisti di una narrazione autentica che, naturalmente, ognuno vive in maniera diversa la propria realtà e la racconta. Forse è proprio di questo che hanno bisogno i ragazzi. Di trovarsi un po' più vicini. Sembra assurdo, nell'era della comunicazione, fare questo concetto. Ma noi siamo più analogici di tutto ciò che può essere concepito come un po' retrò, ma utilizziamo gli strumenti digitali per divulgare quello che nasce in aula, ma in aula ci si guarda negli occhi ci si racconta e forse da questo racconto nasce poi la consapevolezza che non si è davanti a questi alle difficoltà a questi problemi e  ritrovarsi un po' più solidali aiuta poi, alla fine, ad essere un po' più forti”.

Nella mattina premiato l’atleta azzurro calabrese Luca Ursano, studente al secondo anno della magistrale in Scienze motorie.

 

 

 

 

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