Nucera fa notare che "le famiglie calabresi si trovano bloccate, i genitori già alle prese con enormi difficoltà. I bambini, coloro che dobbiamo proteggere e sostenere nella crescita, con queste misure subiscono danni enormi da un punto di vista formativo e della socializzazione"
20 novembre 2020 11:46“In Calabria sono sospese tutte le attività scolastiche di ogni ordine e grado, con ricorso alla didattica a distanza, dal 16 al 28 novembre. E’ una misura eccessiva, che penalizza enormemente le famiglie e tutti i bambini”. Giuseppe Nucera, Presidente del movimento ‘La Calabria che vogliamo’, invita le amministrazioni comunali calabresi a riaprire le scuole elementari e dell’infanzia. “E’ oramai rinomato che la situazione legata ai contagi nella nostra regione - prosegue - non è di gravità tale da richiedere misure così estreme, doverose in territori fortemente colpiti dal Covid-19".
"Le famiglie calabresi si trovano bloccate, - si legge ancora sulla nota di Nucera - i genitori già alle prese con enormi difficoltà devono fare i conti anche con questi disagi. Doveroso sottolineare come i bambini, coloro che dobbiamo proteggere e sostenere nella crescita, con queste misure subiscono danni enormi da un punto di vista formativo e della socializzazione. E’ un dramma sociale che ha visto, in alcune situazione, gruppi di genitori protestare in modo deciso fuori dagli istituti scolastici o dai Municipi. Genitori che, in considerazione del fatto che la chiusura di scuole elementari e dell’infanzia in Calabria è stata una scelta errata, hanno pienamente le loro ragioni. Le perplessità aumentano alla luce del fatto che a Milano -città con una curva dei contagi enormemente superiore rispetto alle città calabresi- le scuole elementari e dell’infanzia sono rimaste aperte".
"Il mio invito alle amministrazioni comunali - conclude l’ex Presidente di Confindustria Rc - è quello di riaprire al più presto scuole elementari e dell’infanzia, senza dare alcuna proroga al termine attuale di chiusura, previsto per il 28 novembre. In Calabria le difficoltà da affrontare sono numerose, evitiamo però di generare eccessivo allarmismo con misure di questo tipo che danneggiano famiglie e bambini senza avere alcun riscontro dal punto di vista scientifico e della curva dei contagi”.
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