L’Associazione ‘La Calabria che vogliamo’ rappresentata dal Presidente Giuseppe Nucera ha presentato una denuncia formale nei confronti del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte nonché del Consiglio dei Ministri e dei singoli Ministri. Alla base della denuncia, il DPCM dello scorso 4 novembre con il quale il Governo ha dichiarato la Calabria ‘Zona Rossa’.
“I dati ufficiali Covid -si legge nella denuncia presentata alla Procura di Catanzaro- raccontano di una Regione virtuosa: è la regione con il più basso numero di casi positivi in rapporto alla popolazione, con 2 milioni di abitanti con 3.830 positivi, di cui il 95 % di asintomatici o pauci sintomatici che non necessitano il ricovero in ospedale e 199 ricoverati, di cui 10 in terapia intensiva su 186 posti disponibili. Una situazione decisamente lontana da quella, più drammatica, del nord della penisola italiana. Il DPCM e l’ordinanza del 4 novembre 2020 del sig. Ministro della Salute sono stati emessi in totale assenza dei presupposti di fatto e di diritto e senza che vi fosse alcuna adeguatezza tra le misure adottate e il rischio effettivamente presente in Calabria, abusando, cosi, dei poteri ad essi conferiti dalla legge. Non si ravvisano nemmeno “i casi di estrema necessità e urgenza per situazioni sopravvenute” previsti dal citato articolo 2 comma 2 decreto legge 25 marzo n. 19 che autorizzerebbero il sig. Ministro della Salute ad adottare tali misure restrittive. A ben vedere -si legge nella denuncia- il provvedimento è stato emesso nella totale mancanza di una legge di copertura scientifica”.
Accompagnato dall’Avv. Francesco Palmeri, legale che ha curato la presentazione della denuncia-querela presso la Procura di Catanzaro, Giuseppe Nucera ha spiegato alla stampa presente fuori dal Palazzo di Piazza Matteotti i motivi della decisione che hanno portato all’esposto.
“Non si può giocare con la vita e la salute dei calabresi. La manifestazione che si terrà domani a Roma alla presenza dei sindaci della nostra regione, unita alle numerose proteste civili organizzate dai cittadini in queste ultime settimane, fanno capire che la misura è colma. Basta, i calabresi non ne possono più di subire queste angherie. In particolare sul tema della sanità, più di un decennio di commissariamenti non ha portato a nulla se non a peggiorare una situazione già drammatica. Noi de ‘La Calabria che vogliamo’ chiediamo con forza che si metta la parola fine a scelte insensate e illogiche, che rispondono soltanto a motivazioni politiche. La sanità deve tornare ad essere gestita dai calabresi, che hanno le capacità per risollevarne le sorti. Accanto ad un esperto in materia sanitaria -sottolinea Nucera- serve un Giudice della Corte dei Conti perchè il vero disastro si annida nei conti e nella gestione finanziaria. Quanto al Dcpm del 4 novembre con il quale la Calabri è stata inserita nelle regioni ‘Zona Rossa’, il Governo con la sua capacità sta distruggendo una regione. La chiusura è arrivata non per una reale emergenza ma perchè non si è fatto nulla per aumentare i posti di terapia intensiva negli ultimi mesi. Una decisione che rischia di essere il colpo di grazia per l’economia della nostra regione, per questo motivo -conclude l’ex Presidente di Confindustria Rc- abbiamo ritenuto doveroso presentare oggi una denuncia presso la Procura di Catanzaro”.
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