Nuova dignità estetica per via Cilea con la nascita di una Social Housing

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images Nuova dignità estetica per via Cilea con la nascita di una Social Housing
Social Housing per famiglie o soggetti in difficoltà sociale ed abitativa immaginato al posto dell'attuale scuola di via Cilea; nel pezzo, l'ex scuola elementare in malora
  11 ottobre 2022 10:19

Le immagini della situazione attuale, confrontate con i rendering di progetto parlano chiaro: l’ingresso di via Cilea tornerà ad avere una sua dignità estetica, qualificata e arricchita, in più, da un bene pubblico destinato a svolgere una importante funzione sociale.

L’edificio dell’ex scuola elementare di via Cilea, oggi in stato di sostanziale abbandono, verrà infatti demolito e al suo posto sorgerà un nuovo stabile destinato a Social Housing per famiglie o soggetti in difficoltà sociale ed abitativa. L’intervento è tra quelli inseriti in “Agenda Urbana”.

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La sua realizzazione, che prevede una spesa che supera di poco i 950.000 euro oltre IVA, sarà cura dell’impresa Cerminara srl, risultata vincitrice della gara d’appalto bandita dal Comune. Dalla consegna dei lavori, che avverrà a stretto giro, è previsto che passino circa tredici mesi per il loro completamento.

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Il nuovo edificio si comporrà di otto appartamenti di cui uno destinato a persone diversamente abili, oltre al piano terra che verrà adibito a servizi per ogni categoria di ospite. L’area esterna verrà riqualificata con una nuova pavimentazione, il rifacimento del muretto e della ringhiera perimetrale e non mancheranno anche le porzioni destinate al verde. L’area interessata dall’intervento si trova ai limiti del centro storico cittadino.

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L’edificio attualmente esistente è stato oggetto di diverse indagini che ne hanno evidenziato una compromissione statica tale da rendere troppo oneroso il suo eventuale recupero. Pannelli di recinzione e cancelli di ingresso sono vetusti e assai degradati. In più sono presenti alcuni elementi in cemento-amianto (eternit), in particolare canne fumarie e discendenti delle acque pluviali.

Una situazione complessiva che, oltre a far optare l’Amministrazione per la costruzione di un immobile ex novo, rappresentava un elemento di oggettivo degrado paesaggistico e ambientale. 

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