di SABATINO NICOLA VENTURA
Quanto avviene a Catanzaro a sinistra, nel Centro-Sinistra, nello scenario Politico/Amministrativo, suscitain me tanto rammarico, dolore, apprensione, delusione, anche tanta preoccupazione, anche tanta voglia di essere in campo con la forza della mia esperienza, per offrire un contributo di pensiero e consequenziali proposte. Lo farò a più riprese nei prossimi giorni, o quando lo riterrò necessario, e meglio di oggi. L’emotività assommata in questi giorni richiede di essere sufficientemente sedimentata.
Il Partito Democratico sarà l’argomento di questo mio intervento; oggetto sul quale sicuramente avrò modo di ritornarci più volte, ma che oggi ritengo sia il ragionamento opportuno d’affrontare per primo. Lo faccio da iscritto e da persona di sinistra. Mi riferirò al ruolo che svolge il PD In questa vicenda dell’Amministrazione Comunale di Catanzaro.
Il PD è stato il partito forza che ha voluto realizzare la coalizione elettorale “Nuovo Centro-Sinistra” con candidato a sindaco alle elezioni comunali di Catanzaro, dell’estate scorsa, il Prof. Nicola Fiorita. Le elezioni registrarono una larghissima vittoria della composita coalizione di Centro-Destra, con candidato a Sindaco il Prof. Valerio Donato, il quale, però, non riuscì ad essere eletto. La vittoria politica del Centro-Destra fu abbondante, sommando i voti delle liste a sostegno dei candidati a sindaco, Wanda Ferro e Antonello Talerico. La coalizione “Nuovo Centro-Sinistra” subì una cocente sconfitta. Si sfidarono però al ballottaggio i professori Donato e Fiorita. Vinse, per come sappiamo tutti, Fiorita. Bene. L’elettorato premiò la chiarezza e bocciò la mistificazione e le alchimie, che in politica sono come i nodi ai capelli, vengono sempre al pettine. Alballottaggio avvenne, prima sottobanco, forse già preparato durante la campagna elettorale, poi alla luce del sole l’accordo fra Fiorita e il candidato a sindaco, perdente, Avv. Antonello Talerico. Fatto per me già molto grave. Di questo stipulato accordo, forse a livello personale, fra i due, non mi risulta sia stato coinvolto il Partito Democratico. Non ci sono, infatti, atti ufficiali, deliberati di organismi del partito che sancironol’accordo Fiorita/Talerico.
Vince le elezioni Fiorita, ma non ha la maggioranza di Centro-Sinistra in Consiglio Comunale. Egli, allora,ritenne strada obbligata concretare l’accordo elettoralecon il Consigliere Comunale Talerico, realizzando una Giunta con dentro un assessore espressione del “gruppo consiliare” Talerico. Anche in questo caso non è dato sapere quale organismo del PD avallò l’accordo con l’Avv. Talerico. Egli, ricordo, già candidato, non eletto,in lista Forza Italia alle regionali in Calabria, oggi è Consigliere Regionale a seguito di una sentenza a Lui favorevole. Siede nei banchi del Gruppo Misto, ed è organico al governo di Centro-Destra di Mario Occhiuti.Il Consigliere Regionale Talerico è Commissario per la Calabria del partito “Noi Moderati” facente capo all’On. Mario Lupi.
(mi permetterò, in seguito, di svolgere un qualche ragionamento sull’essere moderati).
LA Giunta Fiorita con dentro il gruppo Talerico fu un grave errore politico/strategico. Qualcosa da dilettanti allo sbaraglio. Il PD, in ogni caso, a volere essere costruttore di un percorso, avrebbe dovuto avviare interlocuzioni nuove e tessere in città e in Calabria una rete politica riformista e progressista per superare l’errata scelta di Fiorita a favore di una parte del centro-destra. Infatti, tale predilezione, basta riavvolgere il nastro, in quest’anno di Amministrazione Fiorita, ha favorito un consolidamento della destra in città: Talerico e Mancuso dettano i temi e l’agenda politica eamministrativa a Catanzaro. (anche su questo ci ritornerò).
La mancanza di numeri in Consiglio Comunale per una diversa maggioranza è una banale e politicamente “bugiarda” giustificazione che utilizzano i sostenitori dell’accordo con Talerico. Le maggioranze si costruiscono. E, in ogni caso, si può tranquillamente amministrare anche senza maggioranza in Consiglio. Per chi governa, anche nel caso di Catanzaro, dovrebbero essere prevalenti su tutto la coerenza, non settaria ma politica: discontinuità, cambiamento, programma e progetto del “Nuovo Centro-Sinistra”. Il PD dovrebbe tornare a essere la forza a sostegno dei contenuti e valori del Centro-Sinistra. Comunque, non potrà essere accettato che pur di governare, ci si allei con chi è in un altro campo, peraltro, profondamente diverso: se il Consiglio Comunale avesse il coraggio di mandare a casa il Sindaco Fiorita, scelta molto improbabile, ma da non ritenere impossibile, se ne prenderebbe politicamente atto. Non si governa a tutti i costi a prescindere. (Anche su questo avrò modo di tornarci).
Ora che Fiorita si sposta ulteriormente verso destra,sposa pienamente la scelta di rafforzare il rapporto con ilGruppo Talerico, che peraltro ha acquisito altri consiglieri comunali di destra, Il PD non potrà che dissociarsi. E’ una scelta che non può assolutamente avallare.
Non è, infatti, possibile condividere le motivazioni di chi sostiene questa scelta, a partire da Fiorita. Sono motivazioni costruite, ingannevoli e politicamente vigliacche.
Infatti, dicono:
Non credo che quanto si sta consumando in seno all’Amministrazione Comunale di Catanzaro possa essere voluto anche dal PD.
Non so quale organismo cittadino, provinciale e regionale del Partito Democratico, abbia sostenuto Fiorita in queste scelte, Non ne sono a conoscenza. Ovviamente, ognuno se ne assumerà le responsabilità.
Il PD ha il dovere politico e morale di bloccare questosuicidio per Catanzaro e per il Centro-Sinistra.
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