*di Claudia Conidi
Simone Canale è morto di arresto cardiocircolatorio, a causa del suo cuore affaticato. Il Dr Luca Tajana ,medico legale, è giunto a queste conclusioni, dopo aver esaminato il cadavere del pentito, deceduto a Salussola in data 22/10/2020.
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La perizia sarà depositata in data 16 Febbraio p.v.- Non è stato affiancato da un perito di parte, non avendo la famiglia del Canale, adeguati mezzi economici per potersi permettere una perizia di parte. Questo è emerso dalla perizia autoptica disposta dalla Procura della Repubblica di Biella. Il mio intervento teso ad escludere la morte indotta del collaboratore da me assistito nelle sue vicende giudiziarie, era un atto dovuto, dopo i file vocali registrati dai suo fratello.
Di certo Simone non aveva dato ai suoi familiari tale impressione, quello cioè di soffrire di cuore, anzi Simone è sempre stato un lavoratore, non essendosi mai fermato, né avendo mai dato segni di acciacchi o altro. Su Facebook campeggia una sua ultima clip in cui si vede ballare e cantare in dolce compagnia. Il Procuratore Dott.ssa Angela Camelio esprime il divieto di adibire il cadavere a scopo di studio o ricerche scientifiche, dovendo continuare a rimanere a disposizione della giustizia per qualsivoglia evenienza.
Il povero Simone ,nella sua salma ormai decongelata, troverà finalmente adeguata sepoltura. Che nell’aldilà abbia pace, quella che qui sotto non ha mai avuto completamente, fin da quando era bambino. Si chiude così un capitolo , come tanti altri nella storia dei collaboratori di giustizia, passati a miglior vita. Non so, ma come nel resto dei casi sinora trattati, resto con un senso di vuoto, di sconcerto. Domani ,l’ultima udienza del suo processo. Strana combinazione. Dovrò allegare il certificato di morte che ancora i suoi familiari non mi hanno trasmesso. Sarà un NLP per morte del reo, Ne lux permeat…
*avvocato
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