"Un utilizzo più consapevole di quanto l'Europa sta proponendo da tanto tempo. Un modo per entrare in Europa con maggiore incisività rispetto a quanto fatto finora. E' vero che l'Europa non si è sempre ricordata di tutti i suoi figli, però è anche vero che alcuni suoi figli sono stati per un bel po' analfabeti d'Europa". Lo ha detto il vicepresidente della Giunta regionale, Nino Spirlì, che ha aggiunto: "Questa mancata conoscenza, sia dei metodi per individuarli e sia per utilizzarli, l'abbiamo pagata. Ci ha molto puniti. Oggi è superata. Abbiamo imparato grazie anche grazie agli esperti. Sicuramente faremo di questi fondi comunitari una ricchezza in più per la nostra terra".
Spirlì parla con le sue deleghe, quindi Commercio, Artigianato e Beni culturali: "I fondi saranno acchiappati per dare la possibilità alla gente che fino ad oggi è scappata dalla Calabria di rimanere o di ritornarci".
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