"Era ben noto che con il progredire della campagna vaccinale sarebbe stato limitante e in qualche modo anche inutile puntare l'attenzione sull'incidenza dei casi per 100 mila abitanti, forse più sensibile potrebbe essere il rapporto dei positivi rispetto ai tamponi effettuati (parametro che ci vede tra gli ultimi in Italia e in Europa). Il nuovo parametro determinerà in maniera più coerente la pressione sugli ospedali e con efficacia immediata. Il combinato potrebbe avere un effetto dirompente, i dati Agenas sono chiari: in Calabria in questo momento ci sono attivi 151 posti letto di rianimazione soltanto 5 in più di quelli attivi in fase pre-Covid. Le Marche, pur con una popolazione inferiore, ha 210 posti in rianimazione, 216 la Liguria e la Sardegna 212. Queste regioni avranno più respiro. Il 5% di 151 equivale ad un numero di malati in Rianimazione che si colloca a 7,5. In ogni caso, con 8 ricoverati in Rianimazione noi andiamo in gialla. Oggi la Calabria ha già 5 ricoverati". Lo ha detto Filippo Maria Larussa, segretario regionale dell'Anaao Assomed, nel corso di un'intervista rilasciata a La Nuova Calabria intendendo quindi che i posti di Terapia intensiva dovrebbero essere molti di più, circa 280 in proporzione alle altre regioni. (LEGGI QUI PER APPROFONDIRE LO SCENARIO CALABRESE CON I NUOVI PARAMETRI)
"Una politica politicante che si sta occupando soltanto di liste, di coalizioni, di ticket, di candidature, di assembramenti più o meno credibili di partiti non ha proposto uno straccio di programma, e nemmeno a medio termine ma a brevissimo termine, per risolvere questo dramma che porterà alla disperazione gli esercenti dei ristoranti, gli albergatori che avevano cominciato a trovare un po' di ristoro, senza dimenticare la restrizione delle libertà personali. Per non parlare del commissario Longo che ormai è diventato come l'Araba fenice".
Non c'è da stare allegri nemmeno con i dati dei posti di area medica. I posti sono 811 e siamo adesso al 6%. Attenzione perché il 10% potrebbe essere vicinissimo. Ad aprile chi doveva vigilare, il commissario ad acta e il governo regionale, si è dimenticato di andare avanti con il progetto Villa Bianca. L'insipienza di una sciatta burocrazia e di una politica occupata ad accaparrarsi futuri laticlavi ben remunerati poterà ad aggravare i disagi economici di questa regione.
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