
Il furto, avvenuto presumibilmente durante la notte di domenica 22 febbraio, ha riservato un brutto inizio settimana ai lavoratori della cooperativa di Lamezia Terme che, arrivando in Via dei Salentini, hanno trovato le porte dei depositi scassinate e le macchine agricole mancanti.
Il deposito dei fitofarmaci aperto con forza
Le conseguenze da pagare sono "un trattore e una falciatrice, i mezzi più pesanti e costosi, insieme ad altre attrezzature per lavorare la terra e a qualche sacco di concime, sono il resoconto di quanto rubato, cui abbiamo fatto immediata denuncia. E come si fa a non indignarsi, per l'ennesima volta divenendo oggetto di attenzioni criminose?

La porta forzata
Ma il nostro percorso di opportunità di lavoro, che mette insieme la produzione biologica e il coinvolgimento di soggetti fragili, ospiti dei nostri servizi e strutture , è qualcosa che a distanza di 43 anni ci crea nuovamente danni, ma non ci impedirà di ripartire di nuovo tutti insieme" - chiude Don Giacomo Panizza, Presidente della Comunità Progetto Sud.
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