Nuovo ospedale, ecco la proposta di Pileggi (Cara Catanzaro)

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  30 giugno 2025 13:36

di CLAUDIO PILEGGI*

 Sono anni che proponiamo il nostro progetto. Lo abbiamo proposto al Sindaco attuale e a quello che lo ha preceduto, al presidente del Consiglio Regionale Mancuso e anche al suo predecessore Tallini, lo abbiamo proposto al consigliere regionale Talerico, al rettore Cuda e avremmo voluto farlo anche col presidente Occhiuto e il suo vice Pietropaolo, ma le nostre PEC con richiesta di appuntamento non hanno ancora ricevuto risposta.

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Tutti coloro che lo hanno esaminato lo hanno ritenuto valido, e qualche anno fa è stato proposto da alcuni consiglieri anche come mozione in consiglio comunale, dove però non è mai approdato.

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Certo è che il tema del nuovo Ospedale è di vitale importanza non soltanto per la sanità, ma per l’economia della città intera. Va quindi trattato con molta, moltissima attenzione e senso di responsabilità da parte di tutti gli attori coinvolti.

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Riproponiamo quindi il nostro progetto premettendo che ci sono in effetti diversi aspetti da considerare: l’opportunità che il rapporto Policlinico-Ospedale diventi anche fisicamente agevole; la necessità che la parte centro nord della città non soffra ulteriormente per l'eventualità di un trasferimento dell'Ospedale; la necessità che il costruendo “Pendolo”, la tanto attesa metropolitana di superficie che dovrebbe collegare su rotaia il polo di Germaneto col resto della città, sia realmente sostenibile in termini di utilizzo degli utenti, rendendo qualsiasi tratta della stessa frequentata regolarmente dai viaggiatori, scongiurando così il rischio che i costi di gestione la rendano ben presto insostenibile.

Per il nuovo Ospedale, a detta della Regione, ci sarebbero già disponibili centinaia di milioni di euro, compresi quelli Inail e le integrazioni richieste, e in questa sede non vogliamo certo soffermarci sulle polemiche di fondi dirottati altrove.

Questa è invece l’occasione da cogliere per ripensare l’intera città, dopo i tanti errori del passato che hanno causato la triste situazione attuale. E allora, visto che, come sottolineato, si pone il problema di pensare una soluzione che non incida ulteriormente sullo spopolamento della parte centro/nord della città e nel contempo consenta alla sanità regionale di effettuare concretamente quel salto di qualità che farebbe del nuovo polo sanitario Dulbecco, un prestigioso centro di riferimento regionale e visto che si è anche parlato, negli ultimi anni, di riportare alcune facoltà, attualmente allocate presso il Campus di Germaneto, in centro, specie Giurisprudenza, una necessità in effetti concreta per favorire il ripopolamento proprio della parte della città che maggiormente sta soffrendo del progressivo decentramento degli uffici regionali e delle facoltà universitarie, ribadiamo la nostra proposta, che potrebbe in effetti risolvere tutte le suddette problematiche.

Si potrebbe in effetti pensare a trasferire l’ospedale Pugliese a Germaneto, evitando però di costruirlo di sana pianta, ma allocarlo invece nell’attuale struttura del Campus, naturalmente con i dovuti adeguamenti e ampliamenti. Adeguamenti che dovrebbero di conseguenza essere apportati al Pugliese per destinarlo a sede di tutte le restanti facoltà (tranne medicina naturalmente), quindi non solo giurisprudenza. Trasferire di sana pianta, in sostanza, il Campus, escluso naturalmente Medicina e Farmacia.

Quali, in sintesi, i benefici di questa proposta? 1) Creazione di un modernissimo polo sanitario a Germaneto, con Policlinico e Ospedale   Regionale. Questo senza consumare altro suolo e costruire ulteriori mostri di cemento ma utilizzando (con i dovuti adeguamenti e ampliamenti) la struttura del Campus. Un polo sanitario facilmente raggiungibile, anche su rotaia, dall’intera regione, della quale diventerebbe indiscusso punto di riferimento; 2) conseguente trasferimento del Campus al posto dell'attuale ospedale. Qui esistono spazi enormi, ben più grandi e ampi di quelli del Campus attuale, facilmente adeguabili per pensare anche a nuovi corsi di laurea, ampliando l’offerta formativa dell’UMG, e ottenendo la creazione quindi di un polo umanistico/giuridico di alto livello che integrato tra l'altro col Parco della Biodiversità (basta guardare la foto allegata per averne conferma) consentirebbe di ottenere un Campus stile inglese (basti immaginare il Parco, tra l’altro già collegato all’attuale Ospedale, popolato dagli studenti) e ricordiamo che proprio sotto il Parco transita la linea delle Ferrovie della Calabria, quindi si potrebbe pensare a un breve prolungamento del “Pendolo” per crearvi una stazione al servizio proprio del Campus. Una parte del Pugliese potrebbe anche ospitare una casa dello studente per gli utenti delle facoltà ivi allocate, mentre le residenze attualmente presenti a Germaneto sarebbero destinate agli studenti di Medicina e Farmacia o come foresteria per medici e dipendenti; 3) aspetto importantissimo, si eviterebbe di consumare ulteriore suolo ed erigere un altro mostro di cemento, convertendo e adeguando invece l’esistente, sia a Germaneto che al Pugliese. Una direzione, quella di evitare il consumo di suolo, che risponde alle esigenze ormai improcrastinabili a tutela dell’ambiente e del clima. Catanzaro rappresenterebbe un esempio virtuoso in tal senso; 4) si risparmierebbero non pochi fondi, visto che i fondi destinati al nuovo Ospedale sembrano più che sufficienti per l’intera operazione.

Tutta la città e tutta la regione gioverebbero di una soluzione del genere. L’area di Germaneto, come detto, sarebbe agevolmente raggiungibile sia su rotaia che in auto da tutta la regione, e il Pendolo sarebbe utilizzatissimo da/verso gli ospedali, sia dal quartiere Lido che da quello centro/nord. Policlinico e Ospedale avrebbero la possibilità di interagire con maggiore facilità, essendo situati a poche centinaia di metri e non a 10 km come oggi. E proprio gli studenti e i docenti sarebbero i maggiori beneficiari di questa soluzione, visto che avrebbero a disposizione un Campus, comprensivo di alloggi, ben più grande e comodo di quello attuale e in piena città, con tutti i servizi che un centro urbano offre (al contrario delle brulle colline di Germaneto) e inserito in uno dei più bei parchi esistenti in Italia. Sarebbe davvero un Campus che non avrebbe nulla da invidiare, almeno strutturalmente, ai più prestigiosi al mondo.

Nessun quartiere della città verrebbe penalizzato. Lido e Germaneto continuerebbero a ospitare gli studenti di Medicina e Farmacia, ma non solo, anche tutti i dipendenti fuori sede del Pugliese e del Policlinico. La zona centro/nord, attualmente la più sofferente e che necessita di urgente intervento di ripopolamento e ringiovanimento, ospiterebbe il Campus con tutti i benefici conseguenti. Un Campus che diventerebbe un vero fiore all’occhiello, specie se si consideri la sua naturale integrazione con il meraviglioso Parco della Biodiversità.

E allora caro presidente Occhiuto, caro sindaco Fiorita, cari Filippo Mancuso e Filippo Pietropaolo, caro Rettore Cuda, vogliamo sederci attorno a un tavolo e parlarne seriamente? E attenzione, a una prima lettura potrebbe sembrare un progetto utopistico, ma vogliamo sottolineare che “solo chi è capace di incarnare l’utopia sarà pronto per cambiare il mondo”. E i grandi politici, dovreste saperlo bene, sono diventati tali proprio per essere riusciti a trasformare le proprie utopie in realtà.

*Cara Catanzaro

 

 

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