Nuovo rettore UMG, dai nuovi corsi ai rapporti con la città: il programma di Cuda. Ma potrebbe esserci uno sfidante

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Il programma del candidato a diventare nuovo rettore dell'università di Catanzaro. Intanto non si può escludere uno sfidante, con il termine che scade lunedì

  04 giugno 2023 07:44

di GABRIELE RUBINO

Mancano due settimane all'election day all'UMG di Catanzaro. Il pesce grosso è ovviamente il nuovo rettore, il prof che prenderà il posto per il prossimo sessennio dell'uscente Giovambattista De Sarro. In pole, c'è Giovanni Cuda. Attenzione però alle sorprese. A differenza dell'ultimo voto per il magnifico la corsa potrebbe essere a due. Per scoprire se ci sarà sfida o la candidatura unica occorrerà attenderà lunedì quando scadrà il termine per scendere in campo. 

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In ogni caso, Cuda ha fatto conoscere (via mail) ai grandi elettori il suo programma elettorale. Quattro paginette scarse con otto punti per descrivere la sua visione di un 'futuro sostenibile' per l'ateneo catanzarese. Su innovazione ricerca molti proclami, dagli investimenti in infrastrutture di ricerca, laboratori e tecnologie all'avanguardia all'istituzione dell'Irccs sulla medicina di precisione fino al potenziamento dell'offerta post lauream. Sulla didattica c'è qualcosa di più concreto. A partire dai progetti in essere, come il corso di Veterinaria, per cui la Regione sarebbe pronto a fare uno sforzo per costruire un annesso ospedale all'interno del campus. E come i corsi di studio in "Igienista Dentale, Ostetricia ed in Riabilitazione, che hanno già ottenuto il parere positivo da parte del Comitato Universitario Nazionale e che sono attualmente in fase di valutazione presso l’ANVUR". Si ammette la contrazione degli iscritti lato giuridico-economico, rispetto al quale si prospetta l'istituzione di nuovi corsi e poi un generico riferimento all'implementazione "nelle discipline STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics), con specifico riferimento alle scienze chimiche e fisiche". 

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Sull'internazionalizzazione c'è l'impegno al rafforzamento, sia lato docenti e sia lato studenti. Ancora una volta generici sono i termini della 'Terza Missione', che in teoria dovrebbero favorire lo sviluppo tecnologico, quello economico e sociale attorno all'università. Un sussulto sugli ambienti. Nel programma di Cuda, c'è la promessa di investimento "nel potenziamento numerico, nella modernizzazione e nell'adeguamento delle aule, dotandole di attrezzature didattiche all'avanguardia, tecnologie multimediali e strumenti interattivi".

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Non poteva mancare poi un accenno al rapporto con la città di Catanzaro. Per il candidato a rettore: "il nostro mandato sarà focalizzato sulla messa in atto di iniziative che riportino l’Università "Magna Græcia" al centro degli interessi della città, favorendo azioni volte da un lato a rafforzare il senso di appartenenza della comunità accademica alla citta di Catanzaro e dall’altro a mettere le enormi potenzialità del nostro ateneo al servizio del tessuto cittadino. A tale scopo promuoveremo una stretta collaborazione con le istituzioni locali, favorendo lo sviluppo di iniziative che favoriscano l'integrazione dell'Università con la città e il suo contesto socio-culturale. Favoriremo inoltre l'apertura degli spazi universitari alla cittadinanza, offrendo la possibilità di utilizzare le strutture dell'Università per eventi, attività sportive,
incontri culturali e altre iniziative che coinvolgano la comunità locale".

Infine, il capitolo dell'Aou Renato Dulbecco. La più grande azienda ospedaliera calabrese, secondo il programma dovrebbe essere sostenuta lungo tre direttrici: la collaborazione interdisciplinare; il rafforzamento dei programmi di formazione e lo sviluppo della ricerca traslazionale. In questo ultimo caso si parla: "di progetti di ricerca che abbiano un impatto diretto sulla pratica clinica e sull'assistenza sanitaria. Favoriremo la collaborazione tra ricercatori accademici e professionisti sanitari, incoraggiando lo scambio di conoscenze e l'applicazione pratica dei risultati della ricerca". 

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