"Desidero portare alla Sua attenzione una questione di rilevanza giuridica e sociale. Ho appreso che alcune strutture, tra cui l'ACI e le ASL, hanno adottato la prassi di rifiutare il denaro in contante come metodo di pagamento, imponendo di fatto l’utilizzo esclusivo di pagamenti elettronici. Tale pratica è illecita in quanto contraria alla legislazione vigente. Secondo l'articolo 693 del codice penale, infatti, il rifiuto di ricevere moneta avente corso legale è considerato un illecito che comporta sanzioni pecuniarie". Lo scrive Bianca Laura Granato, Senatrice XVIII legislatura e Presidente “Popolo Unito” APS, in una lettera indirizzata al Presidente della Regione, Roberto Occhiuto.
"La normativa vigente - scrive - prevede esplicitamente l’obbligo di accettare pagamenti in contanti, fatte salve le limitazioni eccezionali previste per importi superiori a 5000 euro. Questa prassi di rifiuto del contante senza riguardo al limite soglia, dunque, non solo contravviene alle norme in vigore sui pagamenti, ma ha un impatto discriminatorio nei confronti di coloro che non hanno accesso a sistemi di pagamento elettronici, tra cui anche i non titolari di un conto corrente (che nessuna legge impone di possedere). La prassi illegale non contrastata dall’ente da lei amministrato è poi particolarmente grave se si considera l'impatto che può avere su categorie vulnerabili, come anziani e disabili, che potrebbero trovarsi impossibilitati ad accedere a servizi essenziali anche costituzionalmente garantiti. Le azioni amministrative devono essere sempre orientate a garantire il principio costituzionale di imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione. Impedire la possibilità di pagamento in contanti non solo viola i diritti dei cittadini, ma limita anche la loro libertà e l’accesso ai servizi pubblici. Per queste ragioni, La invito a intervenire, per quanto di sua competenza, a tutela dell’interesse pubblico, affinché tali prassi illegittime e contrarie all’interesse pubblico cessino immediatamente".
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