Occhiuto a Calderoli: "Si rispettino i patti, prima i Lep e poi l'autonomia differenziata"

"Sono un dirigente politico nazionale e non mi pare di avere mai dimostrato di avere complessi nei confronti di alcun ministro e di alcun altro dirigente politico nazionale. Ho detto a Calderoli con grande chiarezza, quando ci siamo visti e abbiamo parlato mesi fa, che l'autonomia differenziata è una possibilità offerta dalla Costituzione alle regioni e non ho alcun pregiudizio. Ho fatto sempre due esempi: la Calabria è una miniera in termini di energie rinnovabili, se l'energia fosse sottoposta a intese probabilmente ci guadagneremo. Un altro: i porti. I porti generano per l'erario 16-17 miliardi all'anno. Il porto di Gioia Tauro ne genera 6 miliardi per l'erario". Così il presidente della Giunta regionale Roberto Occhiuto rispondendo ai giornalisti sulla polemica con il ministro Calderoli circa l'autonomia differenziata. 

Per Occhiuto: "Ho sempre detto che la parte migliore della proposta Calderoli era quella che avevo fatto inserire io ai ministri di Forza Italia, ossia la previsione che l'autonomia differenziata si sarebbe potuta fare soltanto un minuto dopo aver definito i livelli essenziali delle prestazioni per i cittadini di Crotone come per quelli di Sondrio. Se avessimo potuto mettere sui piatti della bilancia da un lato l'autonomia differenziata e dall'altro la possibilità di superare l'ingiusto criterio della spesa storica, questo secondo piatto avrebbe pesato molto di più a vantaggio del Sud dell'autonomia differenziata. Pacta sunt servanda. O il patto rimane quello o dell'autonomia differenziata si deve parlare solo dopo che saranno trovate le risorse per finanziare i diritti". 

Il presidente della Calabria ha concluso: "Il mio partito, che ha condiviso questo mio suggerimento, possa far valere le ragioni del Mezzogiorno e ho molta fiducia nell'equilibrio e nella saggezza di Giorgia Meloni e di Fratelli d'Italia".

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