Occhiuto contro i funzionari del Tavolo Adduce: "Senza ok a programma operativo, il Governo scelga fra me e loro"

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Il presidente-commissario Occhiuto annuncia la possibile approvazione di un emendamento che re-introduce il blocco dei pignoramenti ad Asp e aziende ospedaliere fino al 31 dicembre 2023

  15 novembre 2022 18:35

di GABRIELE RUBINO

Programma operativo approvato entro poche settimane oppure il Governo dovrà scegliere fra il presidente della Regione Calabria, oltre che commissario della sanità regionale, e i funzionari ministeriali che compongono il tavolo di verifica sull'attuazione del Piano di Rientro. Roberto Occhiuto rimarca il fastidio per il ritardo accumulato nell'approvazione del documento (inviato parecchi mesi addietro) da parte della burocrazia dei ministeri vigilanti. L'occasione è la presentazione del libro di Carlo Guccione sul debito della sanità calabrese. E proprio sulla ricognizione del debito, Occhiuto si è detto convinto che il lavoro avviato porterà i suoi frutti, così come il Parlamento approverà un emendamento che re-introdurrà il blocco delle procedure esecutive nei confronti di Asp e aziende ospedaliere fino al 31 dicembre 2023.  

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SULLA RICOGNIZIONE DEL DEBITO: "MOLTI HANNO CAPITO CHE IN CALABRIA E' PASSATO IL TEMPO CHE CHI NON DOVEVA AVERE NULLA DAL SISTEMA SANITARIO CHIEDEVA DI ESSERE PAGATO"

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Sulla ricognizione del debito, rispondendo ai giornalisti, Occhiuto è diretto: "Noi lo faremo perché la volontà di farlo è più forte di qualsiasi interesse. Per dodici anni i commissari non hanno avuto la possibilità o la capacità di fare la ricognizione del debito. Noi stiamo procedendo anche molto velocemente. Ringrazio la Guardia di Finanza perché ci aiuterà a valutare tutti i titoli di credito e credo che dimostreremo che la sanità in Calabria può essere governata e che i conti possono essere in chiaro. Stiamo facendo un grande lavoro che produrrà risultati già dalle prossime settimane". E proprio sull'attuale procedura di circolarizzazione dei crediti, il presidente-commissario aggiorna così: "Quando vedremo i dati tutti si renderanno conto che non c'è una scarsa adesione. Ad oggi hanno risposto 730 fornitori, mancano le società di factoring che hanno acquisito gran parte dei crediti ma tutto procede secondo le previsioni. Addirittura ci sono fornitori iscritti nei bilanci delle aziende sanitarie come debitori delle stesse, ma siccome abbiamo detto che la ricognizione la facciamo con la Guardia di Finanza hanno comunicato alla piattaforma di non aver alcun credito nei confronti della sanità. Il fatto che ci siano 730 pec arrivate dimostra che forse molti hanno capito che in Calabria è passato il tempo di chi non doveva avere nulla dal sistema sanitario chiedeva di essere pagato". 

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IN ARRIVO EMENDAMENTO CHE RE-INTRODUCE BLOCCO PROCEDURE ESECUTIVE: IL NUOVO TERMINE SARA' IL 31 DICEMBRE 2023

C'è stato anche il tempo di commentare la recente sentenza della Corte Costituzionale e il possibile rimedio. "Ho chiesto al Parlamento di intervenire già nei prossimi giorni in sede di conversione del Decreto Calabria. C'è un emendamento che fissa il termine al 31 dicembre 2023 perché la Corte Costituzionale non dice che è illegittima la sospensione, dice che era troppo lungo il termine del 2025. Confido nella possibilità del Parlamento e del Governo - ha detto Occhiuto - di far approvare l'emendamento che ho chiesto sia approvato. Il termine del 31 dicembre 2023 non lede le prerogative dei creditori però ci consente di poter valutare anche il contenzioso. Anche questo è un altro tema. Molti non si iscrivono alla piattaforma ma hanno avuto decreti ingiuntivi pagati due o tre volte. Oltre a fare una valutazione sui titoli di credito, faremo insieme alla Guardia di Finanza una valutazione sulle somme pagate per decreti ingiuntivi incrociandoli con i dati del tesoriere. Se una clinica privata ha fatturato X deve aver ricevuto X, se ha ricevuto X più Y e più Z".   

LE BORDATE AI FUNZIONARI DEL TAVOLO ADDUCE: "SE PROGRAMMA OPERATIVO NON APPROVATO IN POCHE SETTIMANE IL GOVERNO DOVRA' DECIDERE FRA ME E LORO"

In chiusura, le bordate alla burocrazia ministeriale: "Spero che i funzionari che compongono il Tavolo Adduce ci restituiscano il programma operativo approvato entro qualche settimana altrimenti parlerò con Schillaci (ministro della Salute, ndr) e con Giorgetti (ministro dell'Economia e Finanze) per dire che il presidente della Regione e commissario non è più disponibile a sedersi a questo tavolo. Poi dovranno sostituire o il presidente della Regione-commissario oppure i funzionari".  

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