"Entro fine settimana". Occhiuto aveva detto così giusto ieri a chi gli chiedeva della modifica al programma operativo nella parte della fusione degli ospedali di Catanzaro. E' bastata metà settimana, infatti il presidente della Giunta, nelle vesti di commissario ad acta, ha provveduto a rivedere l'iter per la costituzione dell'Azienda Unica 'R. Dulbecco'. Espunto ogni riferimento ai (due) decreti del presidente del Consiglio dei ministri (Dpmc), uno per riconoscere il Mater Domini come azienda ospedaliero universitaria e il secondo per la nuova azienda, inseriti nella versione originaria. Il protocollo d'intesa Regione-UMG è sempre più vicino e a quel punto l'azienda unica di Catanzaro sarà realtà.
Decisivo il parere del ministero della Salute del 16 gennaio che invitava la struttura commissariale al riesame in autotutela del programma operativo nella parte in cui si postulava l'inesistenza di Mater Domini come azienda ospedaliero universitaria e di conseguenza di fosse bisogno del Dpcm correttivo e poi di quello per la Dulbecco. Nel provvedimento si fa riferimento a un precedente parere pro veritate di Filippo e Enrico Lubrano che negavano la validità di questa impostazione, che era anche appoggiata dall'UMG di Catanzaro (che nel frattempo ha depositato ricorso al Tar di Calabria).
Senza i Dpcm, cambia anche il cronoprogramma della fusione. Adesso il protocollo d'intesa è atteso per febbraio 2023. Dunque, manca davvero poco all'integrazione degli ospedali di Catanzaro.
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