Occhiuto sul Pnrr: "Appuntamento con la storia che le regioni del sud non possono perdere"
Il governatore della Calabria Roberto Occhiuto
15 novembre 2021 20:45
“Ho sempre sostenuto che le risorse del Pnrr sono come la benzina per il Paese, ma il Recovery impone anche di fare le riforme per ammodernare il motore dell’Italia, che deve funzionare bene per poter utilizzare in modo adeguato i fondi europei che arriveranno nei prossimi anni”.
Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, intervenendo a “Zapping”, su Radio1.
“Ancor di più questo ragionamento vale per il Mezzogiorno. Sono contento che il governo stia selezionando mille esperti da assegnare alle Regioni, per assistere i governatori nella spesa delle risorse del Pnrr. Il difetto di una burocrazia che non sempre riesce a realizzare gli obiettivi che i governi regionali si pongono rischia di farci perdere delle occasioni. E l’appuntamento con il Piano nazionale di ripresa e resilienza è un appuntamento con la storia che le Regioni del Sud non possono perdere”.
“Il presidente Berlusconi non può essere un candidato di bandiera o di una parte politica, deve essere il candidato che sceglie il Parlamento, se ha voglia di sceglierlo. Io credo che potrebbe essere una grande risorsa per il nostro Paese”, ha continuato.
“Lei immagini, l’Italia rappresentata alla presidenza del Consiglio da Draghi e alla presidenza della Repubblica da Berlusconi, che è stato quello che ha fatto stringere la mano al presidente degli Stati Uniti e a quello della Russia a Pratica di Mare, che ha fatto sempre cose straordinarie in politica estera, che ha una autorevolezza riconosciuta in tutta Europa e nella comunità internazionale.
Tutto questo mentre non c’è più la Merkel e quindi l’Europa non ha più una guida. L’Italia, con Draghi al governo e Berlusconi al Quirinale, potrebbe davvero guidare l’Unione europea”.
“Il presidente Berlusconi non può essere un candidato di bandiera o di una parte politica, deve essere il candidato che sceglie il Parlamento, se ha voglia di sceglierlo. Io credo che potrebbe essere una grande risorsa per il nostro Paese. Lei immagini, l’Italia rappresentata alla presidenza del Consiglio da Draghi e alla presidenza della Repubblica da Berlusconi, che è stato quello che ha fatto stringere la mano al presidente degli Stati Uniti e a quello della Russia a Pratica di Mare, che ha fatto sempre cose straordinarie in politica estera, che ha una autorevolezza riconosciuta in tutta Europa e nella comunità internazionale. Tutto questo mentre non c’è più la Merkel e quindi l’Europa non ha più una guida. L’Italia, con Draghi al governo e Berlusconi al Quirinale, potrebbe davvero guidare l’Unione europea”.