di ENZO COSENTINO
Oggi, Otto Marzo. E’ un giorno particolare. Nel calendario laico è dedicato alla Festa delle Donne. Idealmente è anche la festa degli uomini che le rispettano e le amano. Rispetto e amore che, però, deve essere ricambiato in egual misura. Una condizione irrinunciabile senza la quale si corre il rischio di entrare nel mondo della follia attraverso il femminicidio ma anche l’ominicidio.
La Festa delle donne nelle consuetudini correnti è l’occasione per le donne di riunirsi in locali alla moda, attorno ad una tavola ben imbandita, separate dai loro uomini (che magari restano a casa in pantafole davanti alla tv)e trascorrere una serata in allegria. Magari ironizzando su vizi e virtù dei loro uomini. Ovviamente è un cerimoniale per chi se lo può permettere. Un quadretto quasi naif.
L’Otto marzo sostanzialmente deve essere, invece, il giorno della riflessione per la donna e per l’uomo, sull’importanza che la donna ha nella società di oggi. In una società che scopre, dalla prospettiva maschile (giammai maschilista), quanto rispetto è dovuto all’altro sesso. Allora ben venga l’otto marzo per le donne, da festeggiare serenamente e gioiosamente fra di loro. In particolare in questo giorno comunque non ci si dimentichi delle tante donne che sono rimaste vittime della follia dell’uomo. E oggi otto marzo gli uomini facciamo un solo ed unico regalo alle rispettive donne gridando, e non sussurrando, : W le Donne!
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