Il pomeriggio di venerdì 30 giugno, presso la sala convegni del Museo di Storia Militare di Catanzaro, avrà luogo la presentazione del libro di Salvatore Moschella“L’eccidio di Marcellinara del 4 luglio 1806, tra storia e memoria”.
L’autore, cultore di storia militare del periodo napoleonico, ha inteso cimentarsi in questo esaustivo approfondimento storico solo per fare definitiva chiarezza sulla strage compiuta in quella cittadina la tarda serata del 4 luglio 1806 dai soldati francesi in rotta dopo la disfatta subita a Maida ad opera delle truppe britanniche. L’accadimento, avvertito dalla comunità di quel territorio, con diffusa convinzione, come il risultato di una spietata rappresaglia compiuta dall’Esercito francese ai danni di inermi popolani, appare ancor più odioso dal fatto che fu eseguita non per punire fatti di sangue subiti ma solo come reazione a oltraggiose parole pronunciate dai popolani, confusi dalle rosse uniformi dei soldati svizzeri scambiate per quelle degli inglesi. Tali affermazioni appaiono inverosimili, risultando la rappresaglia enormemente sproporzionata rispetto al torto subito, non avendo certo i francesi timore delle parole dei rivoltosi ma delle schioppettate e dei coltellacci. Questa rappresentazione degli eventi, derivata in gran parte da interpretazioni e convincimenti che nel tempo si sono stratificati e consolidati, in realtà poggia su esili fondamenta, divergendo in larga misura dai riscontri storici oggettivi, che raccontano una storia, anzi due, ben diverse.
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