Oggi silenzio elettorale: un diritto e un dovere esercitare il voto per un futuro migliore

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images Oggi silenzio elettorale: un diritto e un dovere esercitare il voto per un futuro migliore

  24 settembre 2022 14:10

di ENZO COSENTINO

Silenzio, ciack si gira. Penultimo atto della strana, e forse inutile, competizione elettorale per eleggere una nuova governance politica del nostro Paese. Domani tutti ai seggi per depositare un contributo responsabile per il destino dell’Italia. Con l’auspicio che l’asticella delle astensioni si abbassi. In Calabria, regione che più di altre deve uscire da una sorta di limbo, questo appuntamento elettorale è importante.

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La situazione politica si presenta in un quadro d’instabilità. Nel corso della campagna elettorale sul territorio calabrese nè centrosinistra, né centrodestra (che governa), né centristi hanno fatto mancare i tour dei rispettivi big nazionali. Pioggia di belle parole, di programmi stilati su carta. Dopo il 25 settembre (cioè domani dalle 7 alle 23 seggi aperti) inizierà, comunque, il vero dibattito nelle sedi parlamentari nel corso di una legislatura che inizia ma con l’interrogativo: durerà sino alla scadenza naturale?

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E ancora un altro interrogativo: la Calabria esprimerà una classe politica rigenerata e migliore? In tutte le sue province i partiti ci provano. I nodi strozzanti dei problemi calabresi si chiamano economia sotto tono (ci ha messo un carico da dieci anche il maldetto Covid), sistema sanitario che viaggia rasoterra, emigrazione giovanile in aumento e polemiche che puzzano di provincialismo perché latita il concetto ideologico che la Calabria per guadagnate terreno sulla strada di uno sviluppo organico deve essere “Unita e Unica”. E in campagna elettorale sono state portate sulla scena vecchie situazioni come ad esempio, la più attuale e infida, quella fra Università Magna Graecia di Catanzaro, Capoluogo di regione e Unical con sede a Cosenza.

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La realizzazione di una seconda Facoltà di Medicina all’UNICAL.

La Facoltà di medicina deve restare “Una”. Caso mai darle una strutturazione più funzionale che soddisfi pienamente tutto il territorio calabrese. Guai a ridurla come sembra una battaglia tra “baroni” sparsi ovunque. Ecco perché serve un buon governo capace di leggere i bisogni quotidiani della gente. Per questi motivi e tanti altri (l’elenco è lungo) il voto di domani è importante. Un voto che scaturisce da una riflessione e non da condizionamenti della politica. E quindi è necessaria una partecipazione. Cala il silenzio elettorale. Utilizziamolo per pensare. Buon voto a tutti. Secondo coscienza

  

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