di MARIA BOETI
Dopo l'articolo sulla Premiazione alle Olimpiadi di Seul, alcune domande a Giuseppe Imperatore sono d'obbligo e, mentre seduti al tavolino di un bar del centro a Catanzaro di fronte ad una fresca bibita il cameriere ci chiede se desideriamo altro, domandiamo al nostro interlocutore:
-Dottore Imperatore (possiamo darci del tu?)... - ci guarda e si apre ad un sorriso, ma la serietà che trapela dal suo sguardo è quella di un ragazzo che ha maturità e basi caratteriali solide -
Sì, certamente.
-Da quale motivazione hai preso la decisione di cambiare da neurochirurgia a chirurgia cardiotoracica?
Nonostante mi abbia sempre affascinato e continui ad affascinarmi il mondo della ricerca nelle neuroscienze e della neurochirurgia, studiando le diverse discipline e avendo avuto occasione di vivere a contatto con i Professori Medici di Formazione Monasterio della Scuola Sant'Anna e del CNR di Pisa ho rivalutato l'ambito della chirurgia cardiotoracica, soprattutto dell'età pediatrica.
-Non è certo il tuo caso, ma qualche volta accade che la professione medica si persegua per un tornaconto non perché al primo posto c'è il darsi senza riserve affinché l'ammalato guarisca, tu che ne pensi?
Penso che la passione sia la molla che ha sempre spinto la mia sete di cultura, la professione medica non può essere scelta per un tornaconto economico ma per passione nell'assistere il prossimo. Ho scelto Medicina solo ed esclusivamente per passione del corpo umano e dell'attività clinica, non per l'aspetto, certamente remunerativo. Il focus del lavoro del Medico deve essere sempre la persona.
-La Sanità privata a discapito di quella pubblica: sei a favore dell'una o dell'altra?
Credo che il Sistema sanitario pubblico debba essere fortemente prevalente sul sistema privato.
Personalmente, credo si debba investire moltissimo nella Sanità pubblica per evitare le lunghe file d'attesa e le prestazioni insufficienti della situazione attuale.
Ben venga lo sviluppo della sanità privata laddove la pubblica abbia già raggiunto un target ottimale.
-Una volta terminati gli studi e la specializzazione deciderai di tornare in Calabria? se l'ospedale Ciaccio Pugliese di Catanzaro o il GOM di Reggio Calabria dovessero farti un contratto accetteresti? e, se Pisa dovesse offrirti una Cattedra universitaria?
Al momento la carriera accademica non è nelle mie priorità, preferisco ad oggi esercitare la professione di cardiochirurgo...ma per mia forma mentis non chiudo nessuna porta, tutto è possibile. Valuterò al momento opportuno.
- Nell'epoca in cui viviamo per poter espletare al meglio la professione medica a volte bisogna scendere a compromessi ( in politica s'intende ) pensi che basti la sola bravura senza cedimenti o che senza accordi sottotraccia non si vada da nessuna parte, in breve: c'è bisogno di un empoverment in politica?
Non sono mai stato attratto dal mondo politico. Sostengo che solo con un'adeguata preparazione, sani principi etici e molta passione si possa divenire un bravo medico.
- La Scuola S.Anna, dove sei Allievo ordinario è un collegio pubblico, aperto, però girano voci... vuoi darci qualche spiegazione più dettagliata in proposito?
La Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa è un'istituzione accademica pubblica, a statuto speciale (appunto, Scuola Superiore Universitaria) a cui si accede per mezzo di un serio concorso d'ammissione con più prove scritte e orali. Una volta ammesso, come Allievo ordinario ho degli obblighi didattici (rispettare i tempi del piano accademico con media del 27 e voti non inferiori al 24). È una Scuola d'Eccellenza che mi permette di ampliare competenze sia teoriche sia pratiche in molti campi: ogni anno frequento corsi a scelta, corsi di lingua e internati.
Ci sono diverse discipline applicate (economia, legge, medicina, ingegnerie, scienze politiche, agraria) ma ogni settore ha un numero ristretto di Ammessi ogni anno. A Scienze mediche, per esempio, sono previsti dieci posti annui.
Ci tengo a sottolineare, però, che frequento la Facoltà di Medicina e Chirurgia presso l'Università di Pisa dove conseguirò la Laurea. La Scuola Sant'Anna è un percorso "parallelo" al cui termine conseguirò un Master di ricerca.
-La tua famiglia, dall'inizio come ha preso questa tua genialità? Ti ha dato il supporto emotivo che ti aspettavi o ti ha qualche volta indirizzato diversamente da qualche tua decisione?
Fin dall'inizio la mia famiglia ha creduto nelle mie capacità. È sempre stata per me un conforto, ho trovato sempre sostegno alle mie decisioni. Ha sempre creduto in me e ancora oggi, che sono fuorisede, continua ad appoggiare ogni mia ambizione.
Non ha mai influenzato le mie scelte accademiche e professionali ma anzi so di poter trovare nella mia famiglia un porto sicuro.
-Chiudiamo il cerchio con un ultimo passaggio: a quando la corona d'alloro sul tuo capo?
-
Beh, a settembre inizierò il quarto anno di Medicina e Chirurgia...dunque spero di coronare la prima tappa del mio percorso alla conclusione del sesto anno. Certo, poi seguiranno la specializzazione e il dottorato ma son sicuro che tanti sacrifici mi daranno grandi soddisfazioni.
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