Omicidio avvocato Pagliuso, processo "Reventinum": in Appello tiene solo un ergastolo (I NOMI)

di EDOARDO CORASANITI

Tiene una condanna all'ergastolo mentre un'altra è ridotta a 23 anni, 10 mesi e 20 giorni. E' questo l'esito del processo in Corte d'Appello d'Assise per il processo (con rito abbreviato) a carico di Luciano e Pino Scalise, accusati di associazione mafiosa e di essere stati i mandanti dell’omicidio dell’avvocato Francesco Pagliuso, ucciso a Lamezia il 9 agosto del 2016.

I giudici di secondo grado (presidente Caterina Capitò) hanno così confermato il fine pena mai per Luciano Scalise mentre hanno fatto scendere a 23 anni e 10 mesi la pena per Pino Scalise, assolvendolo per tre capi di imputazione. 

Secondo l’accusa il “delitto era stato commissionato  perché l’avvocato Pagliuso era dagli Scalise ritenuto responsabile di aver agevolato e favorito il capo della cosca rivale Domenico Mezzatesta, sia nel processo che vedeva quest’ultimo, insieme al figlio Giovanni (classe 74, ndr) responsabile del duplice omicidio di Giovanni Vescio e Francesco Iannazzo”.

All'esito del processo diminuita anche la pena per Andrea Scalzo, che passa da 8 anni e 2 mesi a 7 anni. Non cambia invece la pena per  Angelo Rotella, 8 anni e 4 mesi; Vincenzo Mario Domanico 6 anni e 8 mesi di reclusione, come stabilito dal giudice di primo grado a giugno del 2021.


In primo grado erano stati assolti Cleo Bonacci, Eugenio Tomaino, Domenico Mezzatesta, Giovanni Mezzatesta e Antonio Pulitano. 

Compongono il collegio difensivo gli avvocati Stefano Nimpo, Antonio Larussa, Pietro Chiodo, Lucio Canzoniere, Ortenzio Mendicino, Antonio Gigliotti.

Gli avvocati della parte civile: Pino Zofrea, Aldo Ferraro, Enzo Galeota, Bonaventura Candido, Nunzio Raimondi e Salvatore Staiano, Carlo Carere, Caterina Restuccia, Pietro Agapito, Gianfranco Agapito.

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