
Assolto per non aver commesso. Di questa mattina la sentenza della Corte d'Assise d'Appello di Reggio Calabria, emessa in sede di rinvio a giudizio e dopo aver sentito il pentito Ieranò, nei confronti di Alfonso Brandimarte, 45 anni, difeso dagli avvocati Giuseppe Fonte e Giovanni Vecchio.
La prima Sezione penale della Corte di Cassazione aveva disposto l'annullamento della condanna a 30 anni di reclusione inflitta nel maggio del 2021 dalla Corte d'Assise d'Appello di Reggio Calabria accusato di avere ucciso nel dicembre del 2012 a Gioia Tauro Francesco Bagalà, di 22 anni.
L'annullamento era stato deciso in accoglimento del ricorso presentato dai difensori di Brandimarte.
Per l'omicidio di Bagalà la Corte d'Assise d'Appello di Reggio Calabria aveva già assolto Giuseppe Brandimarte, di 51 anni, fratello di Alfonso, e Davide Gentile, di 33, ribaltando la condanna all'ergastolo disposta a loro carico in primo grado nel 2020.
Secondo l'accusa, il movente dell'omicidio di Bagalà sarebbe stato da collegare ad una vendetta per il tentato omicidio dello stesso Giuseppe Brandimarte, che era avvenuto nel 2019.
Tesi di cui i difensori dei fratelli Brandimarte e di Davide Gentile hanno sempre contestato la fondatezza.
a.a.p.
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