La pena dell’ergastolo è stata chiesta per i fratelli Pasquale e Nicola Bonavota, ritenuti esponenti dell’omonimo clan di Sant’Onofrio, e per Francesco Fortuna
07 aprile 2022 13:00Quattro condanne di cui tre alla pena dell’ergastolo. Questa la richiesta del pm della Dda di Catanzaro, Andrea Mancuso, nel processo con rito abbreviato che mira a far luce sull’omicidio di Domenico Belsito, ucciso a Pizzo il 18 marzo del 2004, e sul ferimento di Antonio Franzè, sparato a Vibo Valentia a pochi giorni di distanza.
La pena dell’ergastolo è stata chiesta per i fratelli Pasquale e Nicola Bonavota, ritenuti esponenti dell’omonimo clan di Sant’Onofrio, e per Francesco Fortuna, considerato un elemento di spicco dello stesso clan.
Per il collaboratore di giustizia di Vibo Valentia, Andrea Mantella, è stata chiesta la condanna a 7 anni e 2 mesi di reclusione. Altri imputati per gli stessi fatti di sangue si trovano attualmente sotto processo con rito ordinario. L’omicidio di Domenico Belsito sarebbe maturato nell’ambito di una vendetta all’interno del clan Bonavota ed avrebbe sancito l’alleanza fra tale consorteria criminale ed il gruppo di Andrea Mantella, nel frattempo staccatosi dalla cosca-madre dei Lo Bianco. Antonio Franzè è il cognato di Mantella e sarebbe stato ferito per aver osato deridere il congiunto. L’inchiesta della Dda e dei Carabinieri è partita proprio dalle dichiarazioni di Andrea Mantella.
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