Omicidio Ciriaco nel Lametino: fratelli Fruci condannati a 30 anni e assolto Anello

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Torquato Ciriaco

Ritenuto attendibile il collaboratore di giustizia Francesco Michenzi, condannato a 7 anni e 4 mesi

  22 giugno 2021 17:21

Si chiude in Appello il processo relativo all’omicidio dell’avvocato Torquato Ciriaco, avvenuto a Lamezia il primo marzo 2002. Questa mattina la sentenza dei giudici della corte d'Appello di Catanzaro che hanno condannato a 30 anni i fratelli Vincenzino e Giuseppe Fruci, a sei anni per il collaboratore Michienzi. Assolto, invece, Tommaso Anello, finito tra le carte processuali con l'accusa di essere il mandante dell'omicidio. La Procura generale aveva chiesto la condanna all’ergastolo per i tre imputati, mentre per il collaboratore Michienzi, la condanna a dieci anni di reclusione.

L'udienza è stata a lungo impegnata nelle dichiarazioni spontanee del pentito Michienzi  (condannato a 7 anni e 4 mesi, difeso dall'avvocato Maria Claudia Conidi) e nell'arringa difensiva dell'avvocato Anselmo Torchia, difensore di Anello. L'avvocato Torchia si è soffermato su alcuni precedenti giurisprudenziali in materia come il processo Andreotti in passato imputato dell'omicidio Pecorelli e la sentenza Aquilina, ambedue delle Sezioni Unite della Cassazione. Nel corso del processo era stata sentita anche Angela Donato, madre dello scomparso Santino Panzarella, che aveva fatto espliciti riferimenti a una presunta responsabilità degli imputati non solo sull'omicidio Ciriaco ma anche dello stesso figlio.

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Il noto avvocato lametino è stato freddato il primo marzo 2002 nei pressi dello svincolo dei “Due Mari” in un agguato. 

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