La Corte di Assise di Catanzaro questo pomeriggio ha assolto Salvatore Abbruzzo e Francesco Gualtieri, entrambi di Borgia, accusati del duplice omicidio di Massimiliano Falcone e di suo cugino Davide Iannoccari, aggravato dalle modalità mafiose, avvenuto nel novembre del 2006 a Taverna nel Catanzarese.
Secondo la ricostruzione della direzione antimafia di Catanzaro il movente sarebbe stato da ricercare nei contrasti territoriali insorti tra la famiglia Cossari e i Catarisano per il controllo dell'area di Roccelletta di Borgia.
Massimiliano Falcone, esponente di spicco della famiglia Cossari e conosciuto per la sua caratura criminale e spregiudicatezza, in particolare, nella gestione delle attività estorsive, stava trascorrendo all'interno del villaggio Lagomar la sua latitanza.
Qui fu raggiunto dai due killer e freddato, assieme al cugino Davide Iannoccari, da numerosi colpi di due pistole calibro 9.
I cadaveri sarebbero poi stati gettati nelle campagne di Sorbo San Basile con l’intento di distruggerli dandoli alle fiamme.
La chiave di volta delle indagini risiedeva nelle dichiarazioni rese dai collaboratori di giustizia: Raffaele Moscato, Gennaro Pulice e Santino Mirarchi, tutti concordi nell'attribuire il duplice omicidio ai due esponenti dei Catarisano, avvicinatisi al reggente della famiglia contrapposta ma solo per decapitarne il vertice.
Il pm presente oggi in aula, la dott.ssa Debora Rizzo aveva invocato per entrambi l’ergastolo.
Accolta invece la linea difensiva degli avvocati Salvatore Staiano, Guido Contestabile ed Antonio Lomonaco, con il contributo professionale del legale Isabella Camporato che avevano richiesto l’assoluzione.
a.a.p.
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