Dieci anni di reclusione sono stati inflitti a Santino Mirarchi, collaboratore di giustizia e accusato dell’omicidio di Luigi Grande.
Questa la sentenza della Corte di Assise d’Appello di Catanzaro che ha riformato la decisione del Gup di Catanzaro che aveva inflitto 14 anni al pentito.
Mirarchi, difeso dall’avvocato Michele Gigliotti, è accusato di omicidio, distruzione, soppressione o sottrazione di cadavere, detenzione illegale di armi.
Secondo l’accusa il 12 agosto 2009, Mirarchi per ottenere informazioni sulla scomparsa di Giuseppe Fraietta (suo cognato) avvenuta quattro giorni prima in località Fortuna, avrebbe portato con l’inganno Luigi Grande in un casolare disabitato a San Floro.
Lo avrebbe prima picchiato, anche con un bastone, per poi ucciderlo con due colpi di arma da fuoco, sparati in testa.
Infine, il corpo sarebbe stato bruciato e i resti sono stati trovati il 29 novembre 2009.
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