di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA
Avviate le discussioni nel corso dell’udienza in rito abbreviato per l’omicidio di Vincenzo Pirillo avvenuto la sera del 5 agosto 2007 a Cirò Marina.
Il 27 giugno scorso il sostituto procuratore della Dda di Catanzaro Domenico Guarascio aveva chiesto e formulato l'ergastolo nei confronti di Giuseppe Spagnolo, di 52 anni, e l'assoluzione nei confronti di Giuseppe Farao, di 75 anni.
Le discussioni dei legali difensori proseguiranno l’1 febbraio, giorno in cui sarà probabilmente emessa la sentenza.
L’accusa
Giuseppe Spagnolo è ritenuto partecipe del commando che ha ucciso Pirillo mentre Farao era considerato uno dei mandanti.
È stata chiesta la sua assoluzione per assenza, insufficienza, contraddittorietà delle prove a suo carico.
Secondo la ricostruzione dell'accusa, a Vincenzo Pirillo la criminalità cirotana contestava la gestione della "bacinella", la cassa comune del clan nella quale si riversano i soldi sporchi delle estorsioni, del traffico di droga e degli affari illeciti, destinati, tra l'altro, al mantenimento dei detenuti.
I fatti
La sera del 5 agosto 2007, un gruppo armato, del quale avrebbe fatto parte Giuseppe Spagnolo, composto da almeno cinque persone col volto coperto (altre rimaste ignote) ha fatto irruzione in un ristorante nel quale stava cenando Pirillo con i parenti.
Quando è stato ucciso, raggiunto da quattro colpi d'arma da fuoco, l'uomo stava cenando con i propri familiari e teneva una bambina di 11 anni sulle ginocchia.
La ferocia dei sicari, oltre ad uccidere la vittima designata, ha ferito la bambina, trapassata da un proiettile all'altezza della scapola sinistra, e altri cinque avventori.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736