Omicidio Rosso, la Corte: “Il mandante non è incapace di stare in giudizio”

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Il Tribunale di Catanzaro
  01 ottobre 2019 12:32

di EDOARDO CORASANITI

Il presidente della Corte d’Assise di Catanzaro, Alessandro Bravin, non ha accolto la richiesta dell’avvocato Pietro Funaro e Massimo Scuteri avanzata questa mattina al processo: Evangelista Russo, il presunto mandante dell’omicidio di Francesco Rosso, non verrà sottoposto ad un perizia per verificare la sua capacità di essere sottoposto consapevolmente al giudizio. 

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Per Bravin “non ci sono elementi sintomatici che fanno pensare ad una incapacità”. 

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Per l’omicidio del maggio 2015 in una macelleria di Simeri Crichi, Russo è coinvolto insieme a Antonio Procopio (32 anni), Gregorio Procopio (57 anni), e Francesco Mauro (41 anni) e Vincenzo Sculco (31 anni). 

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L’altro imputato, Danilo Monti (28 anni), ieri è stato condannato a 17 anni di reclusione in abbreviato. 

Recentemente, la stessa Corte ha disposto la sostituzione della misura cautelare per Russo, che dal carcere è passato ai domiciliari. 

La notizia ha indignato i familiari della vittima, che proprio oggi sono scesi in piazza a Catanzaro per “ottenere giustizia”.

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