Omicidio stradale a Sellia Marina, l’avvocato del conducente della Smart: “No a sentenze di condanne anticipate”

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  25 febbraio 2024 12:26

In relazione alla notizia secondo cui la Procura di Catanzaro ha aperto un procedimento penale per il reato di omicidio stradale sul tragico incidente costato la vita mercoledì 21 febbraio 2024, poco prima delle 18, a Sellia Marina, al dottor Maurizio Corrado Docimo, 65 anni (LEGGI QUI), il difensore dell’indagato, l’avvocato Domenico Viscomi, mette in luce alcuni chiarimenti sulla vicenda che vengono riportati qui: 


“Nella mia qualità di difensore di fiducia del sig. M.F. indagato per il reato di omicidio stradale ai danni del povero dott. Corrado Maurizio Docimo,  mi corre l'obbligo di denunciare la stortura del messaggio informativo oltreché perentorio che è stato fornito all'opinione pubblica.

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Senza voler sminuire la gravità del fatto che ha visto la perdita di una vita umana, non può essere tollerata l'utilizzazione di espressioni come la seguente "ha inopinatamente travolto il sessantacinquenne, che stava camminando sul ciglio della strada, come attestato anche dal punto d’urto, avvenuto sull’estrema destra del paraurti anteriore dell’utilitaria... L’automobilista non deve essersi evidentemente accorto del pedone a bordo strada, non avendo lasciato sull’asfalto alcuna traccia di frenata",  senza perlomeno declinare il verbo al tempo condizionale.

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Ma v'è di più, una cronaca giudiziaria meno protesa verso l'accusa avrebbe potuto o, forse, dovuto tentare di acquisire anche eventuali elementi di segno diverso in modo da avere un quadro più ampio e completo possibile della situazione.

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Ed allora, senza scendere troppo nel tecnicismo allorquando si pretende di trovare conforto dell'imprudente espressione utilizzata nell'individuazione del punto d'urto dell'utilitaria; avrebbero indotto l'autore dell'articolo ad essere maggiormente prudente prima di utilizzare espressioni che paiono anticipare la sentenza del mio assistito, per esempio la presenza di un camion davanti all'indagato che ne ha compromesso la visuale, oppure la presenza del cappello del povero dottor Docimo all'interno della carreggiata di percorrenza della Smart ed altre questioni rispetto alle quali l'Autorità Giudiziaria farà piene luce”. 

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