di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA
Discusse e depositate in Corte D'Appello le richieste degli avvocati difensori nell'ambito del processo per l’omicidio di Giovanni Tersigni avvenuto nella serata del 7 settembre 2019 nel centro storico di Crotone maturato, secondo l'accusa, come effetto di contrasti sulle zone di spaccio di droga della città pitagorica.
Chiesta l’assoluzione per mancanza dell’elemento soggettivo per Cosimo Damiano Passalacqua, difeso dall’avvocato Alessio Spadafora, perché "non era stato informato circa l’azione che si andava a compiere, quindi era inconsapevole".
In primo grado aveva preso 9 anni e 5 mesi e 10 giorni e gli era stata data l’infermità mentale.
Per Passalacqua Giuseppe, condannato in primo grado ad una pena di 14 anni, 1 mese e 10 giorni difeso da Mario Prato e Gregorio Viscomi è stata chiesta l’assoluzione perché lo stesso, secondo l’accusa, avrebbe fatto lo specchietto, ma agli atti risultano solo squilli fatti al telefono di Oliverio, mentre l’accusa sostiene che li avrebbe avvisati.
L’avvocato Claudia Conidi per Francesco Oliverio, in primo grado condannato ad una pena di 18 anni, 9 mesi e dieci giorni perchè accusato di essere il mandante dell'agguato ed oggi collaboratore di giustizia, ha chiesto l’applicazione dei benefici concessi ai collaboratori di giustizia.
Mentre, l’avvocato Piero Chiodo ha proposto la derubricazione in omicidio preterintenzionale perché la vittima è stata attinta ai glutei per Cosimo Berlingieri, ritenuto l'esecutore materiale dell'omicidio e condanno a venti anni di reclusione in primo grado.
La sentenza sarà emessa il 22 novembre e nel corso dell’udienza discuterà l’avvocato Francesco Laratta per Dimitrov Dimitar Todorov, condannato in primo grado a 12 anni, 6 mesi e 20 giorni, accusato di aver accompagnato Berlingieri da Catanzaro a Crotone.
La commissione giudicante della Corte D’Assise D’Appello è stata composta dal presidente Gabriella Reillo, dal consigliere Domenico Commodaro e da 6 giudici popolari.
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