Omotransfobia, il Consiglio Comunale di Crotone dice No al Ddl Zan

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  03 dicembre 2020 15:40

Il Consiglio comunale di Crotone ha approvato la mozione della Consigliera Comunale Marisa Luana  Cavallo (Lega), prima firmataria e del Consigliere Comunale Antonio Manica (FI) contro l’approvazione da parte del Parlamento del DDL Zan.

Il Coordinatore provinciale della Lega di Crotone, Giancarlo Cerrelli sostiene che: “È un evento storico per la nostra città, è una grande vittoria per la città di Crotone, che conferma di essere sempre in prima linea, come già avvenuto, altresì, nel 2007 https://www.giancarlocerrelli.com/a-crotone-tremila-in.../ e nel 2013 https://www.giancarlocerrelli.com/quando-crotone-insorse.../, quando i crotonesi scesero in piazza per difendere la famiglia, che era attaccata da leggi che miravano a decostruirla.

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L’approvazione della mozione Cavallo contro il Ddl Zan, da parte del Consiglio Comunale di Crotone – continua Cerrelli – è senz’altro una vittoria politico-amministrativa della Lega, ma anche e soprattutto di Crotone, che ha dimostrato, ancora una volta, di essere una città pronta a difendere quei presìdi culturali, sociali e giuridici della nostra civiltà, che la dittatura del pensiero unico politicamente corretto, vorrebbe, invece, distruggere.”

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“Il Comune di Crotone - continua Cerrelli - ha detto “No” a un disegno di legge pericoloso, come quello Zan - che al momento è all’esame del Senato -  che, ove fosse approvato, limiterebbe la nostra libertà di espressione, di parola, di opinione, di associazione, di stampa, di educazione, di insegnamento e religiosa, con il carcere fino a sei anni di reclusione (cfr. art. 2 Ddl Zan) a coloro i quali non dovessero conformarsi al pensiero unico politicamente corretto sui temi della famiglia, della sessualità e della persona.

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Tale disegno di legge – sostiene Cerrelli - ha una spiccata natura pedagogica e rieducativa, infatti, per mezzo di pene severissime si cercherà di imporre, in ogni ambito del vivere sociale, a cominciare dalle scuole, una vera e propria decostruzione del comune modo d’intendere e di sentire la sessualità e la famiglia; successivamente si procederà ad imporre al popolo italiano una nuova antropologia basata precipuamente sul desiderio, rendendo, così,  sempre più liquidi e precari i rapporti interpersonali, che risentiranno, tra l’altro, di una propiziata fluidità dell’identità sessuale, che così diventerà sempre più incerta.

Per questi motivi l’approvazione della mozione della consigliera Cavallo (Lega) è importante che sia stata approvata; tuttavia pur di evitare, che il Consiglio Comunale approvasse tale mozione, la Giunta Comunale, coadiuvata dal Segretario generale, si è inventata di tutto per ostacolarne l’approvazione. Abbiamo assistito – prosegue Cerrelli – ad uno spettacolo a dir poco vergognoso e raccapricciante; in un primo momento, alla seduta del 30 novembre u.s., nonostante la mozione della Cavallo avesse ottenuto la maggioranza dei voti (12 voti a favore, 10 contrari e 8 astenuti) è stata considerata non approvata, perché il Presidente del Consiglio e il Segretario Comunale hanno pensato in modo incomprensibile e inescusabile di includere nel quorum funzionale deliberativo anche gli astenuti, espressamente esclusi dall’art. 30 dello Statuto Comunale e dall’art. 81 del Regolamento Comunale”.

C’è da considerare che se non fosse stata presentata una mozione d’ordine, propiziata tempestivamente, dal Coordinatore Provinciale della Lega di Crotone. Avv. Giancarlo Cerrelli e recepita dai consiglieri Cavallo, Meo e Corigliano e presentata ed esposta brillantemente dal Consigliere avv. Fabrizio Meo, la mozione sarebbe stata affossata illegittimamente.

La storia dell’approvazione della mozione Cavallo non finisce qui; il 2 dicembre il Consiglio, durante la seduta precedente che era stata aggiornata per determinarsi su come interpretare l’ art. 81 del regolamento e cioè se gli astenuti dovessero o meno essere considerati nella formazione del quorum funzionale deliberativo. Tale determinazione avrebbe inciso anche sulla rivisitazione dell’esito della mozione Cavallo. Il Consiglio, dunque, nella seduta del 2 dicembre u.s., con 25 voti favorevoli e 5 contrari ha approvato l’interpretazione della norma, nel senso di ritenere esclusi gli astenuti, come del resto recitano sia lo Statuto che il Regolamento.

 Per tale ragione è stato rivisto l’esito della votazione della mozione Cavallo che, così, è stata considerata approvata.

 Vorrei esprimere un sincero ringraziamento e un plauso – conclude Cerrelli – a quei consiglieri comunali, anche della maggioranza, che hanno usato il buon senso e la saggezza di votare a favore della mozione della Lega contro il DDl Zan, mettendoci la faccia; sono a loro vicino, particolarmente in queste ore in cui ho appreso che stanno subendo vili attacchi sui social e privatamente, per aver espresso la loro opinione.

 La Consigliera Marisa Luana Cavallo (Lega), da parte sua,  esprime soddisfazione per l’approvazione della  sua mozione perché ha permesso, di accendere i riflettori nella nostra città e non solo, su un provvedimento pericoloso per la nostra libertà e che la Camera ha approvato in prima lettura, nella disattenzione dei più.

“Grazie di cuore a quei consiglieri di maggioranza e di opposizione – continua la Cavallo - che hanno votato affinché la mozione contro il Ddl Zan, presentata da me e dal collega Antonio Manica (FI), fosse approvata. Un ringraziamento particolare lo rivolgo al Coordinatore Provinciale della Lega di Crotone, l'Avv. Giancarlo Cerrelli, ispiratore della mozione, che, anche durante i lavori consiliari ha fornito un continuo supporto tecnico e scientifico. Se non stato per lui, che ha propiziato la mozione d’ordine sull’interpretazione dell’art. 81 del regolamento, a quest’ora la mozione non sarebbe stata approvata. Un ringraziamento sentito va anche al collega consigliere Fabrizio Meo, che non ha esitato a sostenere la mozione e a smascherare l’intento di chi voleva affossarla”.

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