Opat: "Pagelle verdi ai candidati alla Regione, tutti bocciati. Troppi interessi da tutelare"

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images Opat: "Pagelle verdi ai candidati alla Regione, tutti bocciati. Troppi interessi da tutelare"

  01 ottobre 2025 08:02

 

"Ad appena pochi giorni dall’avvio della consultazione elettorale per le regionali in Calabria, abbiamo deciso di controllare, programmi online alla mano, la posizione ufficiale dei candidati alla presidenza della nostra regione, in merito all’annoso argomento:  “AMBIENTE -CACCIA E PESCA”, stilando le nostre “pagelle verdi”".

Lo scrive OPAT, l'Osservatorio Permanente Ambiente e Territorio. "Abbiamo oggettivamente constatato che l’argomento caccia e quindi la tutela –vera- del nostro patrimonio faunistico è un argomento da non citare e da non toccare in nessun modo perché gli interessi che gravitano attorno ad esso, potrebbero scontentare la strapotente lobby dei cacciatori e quindi tutti i nostri candidati, si sono guardati bene dal nominare l’argomento. I programmi sembrano più una slide frettolosa, copia incollata e commissionata all’ultimo minuto per evitare commenti inopportuni …ma i contenuti e tutto quello che si sarebbe potuto esprimere sono volutamente assenti. Qual è stata la posizione in merito alla caccia in Calabria fino ad oggi? Il governo uscente di centro destra, oltre alle ben note concessioni ai cacciatori ( pre aperture a ridosso di incendi e siccità e chiusure posticipate…) aveva inscenato, proprio a luglio del 2025, un incontro in cittadella, per aggiornare il famoso PIANO FAUNISTICO che non riceve aggiornamento da 20 anni!"
"Per continuità quindi, iniziamo con Roberto Occhiuto candidato del centrodestra: bocciato. Sebbene nel suo programma le parole ricorrenti siano : “tolleranza zero” e “lotta” che fanno molto “uomo del fare di destra” e ci siano tutta una sfilza di dati e percentuali di miglioramenti adducibili alla sua illuminata gestione, non vi è alcun riferimento a una posizione chiara e definita sulla caccia e sulla reale tutela degli animali e del patrimonio. Tutte le nostre risorse, sembrano dover necessariamente “servire” da gigantesco bacino di smaltimento di rifiuti o da “batteria di accumulo” per energia…ma se durante la sua legislatura ci sono stati così tanti miglioramenti, perché la Calabria è la regione nella quale si pagano tasse sui rifiuti e bollette altissime? Cosa resta delle posizioni palesi pro caccia e assolutamente schierate della Lega di Matteo Salvini e di Giorgia Meloni, i quali hanno trascorso, praticamente l'intera campagna elettorale, a sancire accordi di ferro e "piombo" con tutte le categorie di lobby delle armi e dei cacciatori esistenti in Italia, rassicurandoli addirittura sulla diminuzione delle aree protette e che nel ddl Lollobrigida sulla riforma della legge della caccia del 1992 troverebbe massima e tragica espressione? E poi qual è la sua posizione sul ponte sullo Stretto? E sulla svendita dei nostri mari per i parchi eolici off shore? Non basta un sorriso in camera e una battuta istrionica, servono risposte".  
 
"Proseguiamo con il candidato del centro sinistra Giuseppe Tridico : non classificato. A parte il consiglio disinteressato allo studio delle province calabresi che non sono più tre, ma cinque da molti anni, per il candidato fatto calare dall’alto dalla segreteria romana del Deus Ex Machina Boccia, qualcosa da dire c’è, ma non convince…Per quanto nel suo programma ci siano molte suggestioni rubate a un mondo dell’associazionismo ecologista che tradiscono la sua natura grillina di fondo, il tutto sembra ripercorrere gli sproloqui deliranti di Giuseppe Conte in merito a: “ interventi senza precedenti “ e a “potenze di fuoco” il cui costo e la cui realizzazione non è dato sapere. Di caccia, animali e protezione del territorio non vi e’ menzione alcuna. Evidentemente le posizioni del movimento, portate avanti dal nostro orgoglio nostrano Parentela con la Legge Gallinella ribattezzata “autorizza massacri” in merito all’”operatore abilitato”, il famoso selecontrollore, sono ampiamente condivise dal candidato alla presidenza regionale e dal suo team. Ma dal programma si evince un’aspirazione a rientrare in standards e obiettivi europei che sono visti come sicura garanzia di ottenimento di fondi e finanziamenti. E’ però contrario al ponte sullo Stretto. Almeno per ora…Candidato Francesco Toscano di democrazia Sovrana e Popolare: intelligente, ma non si applica"
 
"Comparaggio politico, lista civetta, apparentamenti politici e per testimone di nozze Roberto Occhiuto a parte, il suo programma si sforza di raccogliere il bacino di dissenso generatosi durante il periodo del Covid e del green pass. Ma a parte inneggiare alla nazionalizzazione dei servizi energetici e un ritorno alla gestione locale delle risorse, non vengono assolutamente spiegate le modalità concrete con cui attuare tutte le belle parole esposte. Di caccia, animali e protezione del patrimonio non se ne parla affatto. Forse il candidato aveva paura di scontentare gli amici della carabina della piana di Gioia Tauro? Sono lontane le prospettive di condivisione di esperienze con le professionalità e le realtà che ogni giorno lottano sui territori per garantire la sopravvivenza di tutte le specie del nostro delicatissimo e prezioso ecosistema, che il più delle volte, viene dato per scontato e offeso. Siamo ancora la regione dell’ECO MAFIA LEGALIZZATA e dei bracconieri e del turismo venatorio illegale da parte di cacciatori di altre regioni che approfittano della totale anarchia e mancanza di controlli vigenti in Calabria. A quando l’aggiornamento del piano faunistico regionale? Quando dei piani di contenimento di specie inserite dai cacciatori stessi e una reale protezione e tutela della fauna locale a rischio?".
 
 

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