«La morte del calabrese Salvatore Cugnetto in un cantiere dell’Autostrada del Mediterraneo è l’ennesima ferita intollerabile inferta al mondo del lavoro e alle nostre comunità. È inaccettabile che in Italia si continui a morire mentre si lavora e, troppo spesso, per dinamiche legate alla catena degli appalti, alla mancanza di controlli e a un sistema di responsabilità costruito al fine di scaricare colpe e non di prevenirle». Lo afferma, in una nota, Pasquale Tridico, parlamentare europeo del Movimento Cinque Stelle e già presidente dell’Inps. «Oggi piangiamo un’altra vittima innocente. Dietro ogni tragedia ci sono persone, famiglie e diritti calpestati. Occorre una svolta radicale. In questo senso, il referendum promosso dalla Cgil per estendere la responsabilità all’impresa appaltante nei casi di infortunio è uno strumento di giustizia sociale che – sottolinea Tridico – dobbiamo sostenere con coscienza e forza. Votare Sì significa scegliere un Paese in cui la vita di chi lavora vale più del profitto, peraltro in molti casi accentuato dallo scaricabarile». Il parlamentare europeo sarà questa sera e domani in Calabria, insieme al segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, per promuovere il Sì ai cinque referendum, in particolare al quarto, che, centrato sul lavoro, mira a modificare le norme attuali sugli appalti, rendendo responsabili anche le imprese committenti in caso di incidenti o violazioni di sicurezza nei cantieri e nelle filiere produttive.
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