di TERESA ALOI
Lo hanno cercato ovunque. Ogni metro quadrato dell’area sotto il Ponte Morandi è stato scandagliato minuziosamente.
Ma di Massimo Torregrossa, 51 anni, di Catanzaro, originario di Aversa, scomparso ormai da dieci giorni, nessuna traccia. Il ritrovamento della sua auto, un’Alfa Romeo 147- le iniziali del veicolo sono CJ (dati forniti dalla famiglia nell’appello condiviso sui social) ritrovata nel piazzale del Benny hotel, aveva fatto supporre, in un primo momento, ad un gesto estremo da parte dell’ultimo. E così erano partite le ricerche. I vigili del fuoco, fino a sera tarda hanno cercato dappertutto. Poi, alla fine si sono arresi. Massimo Torregrossa non era lì. Fortunatamente.
I carabinieri, che hanno avviato le ricerche dopo la denuncia presentata martedì sera, propendono per l’allontamento volontario dell’uomo.
Da dieci lunghi giorni, dunque, non si hanno notizie dell’operatore impiegato all’ufficio amministrativo di Fondazione Betania. L’ultimo sms, inviato ai colleghi di Fondazione Betania, è datato martedì 13 agosto. In poche righe, dopo telefonate alle quali non aveva mai risposto, annunciava che quella mattina non sarebbe andato al lavoro perché non si sentiva bene. Una frase scarna di particolari ma che tuttavia aveva rassicurato i colleghi. Poi, il nulla.
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