Operatore di Fondazione Betania scomparso, l'ultimo sms ai colleghi: "Non sto bene"

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Massimo Torregrossa
  21 agosto 2019 18:57

di TERESA ALOI

Lo hanno visto per l’ultima volta lunedì 12 agosto. Lì, puntuale, al suo posto di lavoro. Poi, di Massimo Torregrossa, 51 anni, di Catanzaro ma originario di Aversa, si sono perse le tracce. L’operatore impiegato all’ufficio amministrativo di Fondazione Betania è fuori da casa, lontano da sua moglie, da 9 giorni.  

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L’ultimo sms, inviato ai colleghi di Fondazione Betania, è datato martedì 13 agosto. Non vedendolo arrivare,  si erano preoccupati a tal punto da insistere più di una volta sul suo telefonino. Muto, squillava a vuoto. Una, due, tre volte. Poi, dopo qualche ora, nella tarda mattinata, quell’sms. “Non sto bene, non vengo al lavoro oggi”. Poche parole. Scritte sul display del telefonino. Una frase scarna di particolari ma che tuttavia aveva  rassicurato i colleghi. Capita che non si vada al lavoro per un malanno. Anche un mal di testa o un semplice mal di schiena.

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Ma il giorno dopo e quello ancora, di lui nessuna novità. Fino ad oggi,  quando la sua auto, un’Alfa Romeo 147- le iniziali del veicolo sono CJ (dati forniti dalla famiglia nell’appello condiviso  sui social) è stata ritrovata nel piazzale del Benny hotel.  Almeno è un segnale.  Dentro, però non c'è nulla  di rilevante. Nessun documento, nessun biglietto. Nulla. E l'angoscia cresce.

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Le indagini portate avanti dai carabinieri di Catanzaro  sono partite dopo la denuncia dei familiari  presentata nella tarda serata di ieri.  Gli accertamenti sul telefono, al momento muto, potrebbero localizzare l'ultimo punto in cui   si ritrova l'uomo. Per qualsiasi  informazione – spiega la famiglia è possibile contattare  i numeri telefonici  3895140745 - 3387048124.

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