C'è anche il notaio catanzarese Rocco Guglielmo tra le persone coinvolte nell'operazione denominata "Basso profilo". Associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d'asta e al riciclaggio, le accuse intorno alle quali, a vario titolo, ruota l'indagine degli uomini della Dia di Catanzaro. Per Guglielmo Il gip ha disposto il divieto di dimora nel Comune di Catanzaro e il divieto di esercitare la professione per la durata di un anno.
Circa 50 gli indagati destinatari del provvedimento, nomi eccellenti quelli che si rincorrono tra le righe delle carte della dirompente inchiesta condotta dal procuratore Nicola Gratteri, che ha fatto luce sul monopolio delle aste giudiziarie di cui da anni si parla in Calabria, stringendo il cerchio su noti professionisti della città capoluogo. In particolare, sono 13 le persone portate in carcere e 35 ai domiciliari. Tra gli arrestati, diversi colletti bianchi di Catanzaro e provincia e imprenditori di spessore, ritenuti collusi con i maggiori esponenti delle 'ndrine tra le più importanti di Crotone, Isola Capo Rizzuto e Cutro come 'Bonaventura' 'Aracri', 'Arena' e 'Grande Aracri'. Coinvolto anche il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa.
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