“L’indagine che ha coinvolto imprenditori e funzionari riguardo ai lavori di manutenzione straordinaria del Ponte Morandi e di parte della SS280, come ogni procedimento giudiziario, non potrà che contribuire a spazzare via ogni possibile dubbio sugli interventi che riguardano la storica e principale infrastruttura di accesso alla città. Per quanto mi riguarda, voglio ricordare che per il nostro ponte, negli scorsi anni, ho sollecitato, e ottenuto in tempi abbastanza rapidi, una risposta concreta da parte dell’Anas per la progettazione e il finanziamento dei lavori di rifacimento delle parti esterne, quando iniziavano ad intravedersi primi segni di ammaloramento". Si legge in una nota di Sergio Abramo. LEGGI QUI
"Anche grazie alle foto inviatemi da una cittadina, - prosegue - mi attivai subito affinché venissero fatti tutti i controlli e inoltrate le richieste necessarie per l’avvio dei lavori di riqualificazione, dopo accurati approfondimenti tecnici. Le autorità giudiziarie ora dovranno chiarire i passaggi che hanno riguardato l’affidamento e lo svolgimento dei lavori, a tutela dell’interesse e della sicurezza pubblica e a salvaguardia di quello che è un simbolo storico della città".
"Il ponte non è stato interdetto all’utilizzo, - conclude - perché secondo gli inquirenti non vi sono segnali di pericolo, ma l’auspicio è che, fatti tutti i doverosi accertamenti del caso, non si registrino ritardi rispetto all’ultimazione dei lavori e, quindi, alla totale riapertura della circolazione sul viadotto”.
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